50 quintali di uva Freisa, per un totale di 4000 bottiglie: è la vendemmia 2021 nel vigneto urbano di Torino “Vigna della Regina”. Luca Balbiano, gestore e presidente Urban Vineyards Association: “Il decimo anno di Doc significa che abbiamo operato nel modo giusto”.
Si è conclusa la vendemmia 2021 di Vigna della Regina, il seicentesco vigneto urbano di Torino, incastonato all’interno del parco della residenza sabauda Patrimonio Unesco di Villa della Regina. L’azienda vitivinicola Balbiano, che gestisce il vigneto della Residenza Sabauda, ha terminato oggi la raccolta di circa 50 quintali di uva Freisa Torino, 21 settembre 2021 –
Sono circa 50 i quintali di uva Freisa sana e matura raccolti per un totale previsto di circa 4000 bottiglie di Freisa Di Chieri DOC Superiore “Vigna Villa della Regina”.
Numeri importanti per quella che, a tutti gli effetti, è la decima vendemmia Doc dello storico vigneto urbano di Torino: nel 2011, infatti, il vigneto di Villa della Regina ha potuto fregiarsi per la prima volta della Denominazione di Origine Controllata, un traguardo che nel corso degli anni ha reso ancora più rinomato ed esclusivo questo vino “urbano”.
“Quando nel 2005 siamo partiti con il recupero di Vigna della Regina pensavamo di avere di fronte una sfida quasi impossibile da vincere – commenta Luca Balbiano gestore della Vigna della Regina e dell’omonima azienda di famiglia produttrice della Doc Freisa di Chieri – Oggi possiamo dire di avere raggiunto un risultato davvero importante: il decimo anno di Denominazione di Origine Controllata significa che abbiamo operato nel modo giusto. Non solo abbiamo riconsegnato a Torino un luogo storico, affascinante e ricco di cultura come Vigna della Regina, ma abbiamo anche dato vita a un vino di qualità riconosciuta e certificata”.
“Vigna della Regina” è anche capofila della Urban Vineyards Association, la rete internazionale dei vigneti urbani di cui Luca Balbiano è Presidente.
La Urban Vineyards Association (U.V.A.) nasce con l’intento di tutelare il patrimonio rurale, storico e paesaggistico rappresentato dalle vigne urbane e di valorizzarlo sotto il profilo culturale e turistico, rendendolo produttivo per la collettività e per il futuro nel rispetto dell’ambiente, attraverso politiche vitivinicole e sociali di integrazione e sostenibilità.
L’associazione, i cui membri stanno portando a termine proprio in questi giorni la vendemmia 2021, vanta oggi 9 vigne associate: oltre al vigneto sabaudo anche le francesi Clos Montmartre di Parigi, Clos des Canuts di Lione, Compagnons des Côtes du Rhône di Avignone, le due vigne di vigne di Venezia San Francesco della Vigna e Laguna nel bicchiere, Senarum Vinea di Siena, Vigna di Leonardo di Milano, Vigna del Gallo di Palermo.
Una rete internazionale sempre più strutturata e a cui presto si aggiungeranno nuovi importanti soci.