La Costiera Amalfitana è un territorio ricco di cose da ammirare e colmo di squisitezze da provare ed assaggiare, è un luogo in cui la cucina ha un legame forte e indissolubile con il territorio: il giallo dei limoni si sposa alla perfezione con il verde intenso della natura circostante come fosse un dipinto perfetto.
I limoni, sono il segno che contraddistinguono la Costa d’Amalfi, questo frutto oltre ad essere protagonista del bel paesaggio è anche l’attore principale di alcune ricette tipiche come il famoso limoncello, i babà, i gelati e persino dei ravioli ripieni di ricotta.
La cucina amalfitana è fatta di colori, profumi intensi, ingredienti genuini e contaminazioni di altri popoli antichissimi.
Maiori e Minori
Queste contaminazioni le conosce molto bene Minori, che ha ereditato dalla tavola del popolo romano gli “ndunderi”, un particolare tipo di pasta fatta a mano simili agli gnocchi ma più grandi, preparati anticamente con il caglio, oggi sostituito dalla ricotta. Tipicamente gli “ndunderi” sono conditi con il ragù, ma possono essere accompagnati anche dal pesto, dal pesce e dai crostacei, una vera e propria goduria per il palato.
“Gli abitanti della costiera sono dei pazzi, degli ubriachi di sole. Ma sanno vivere valendosi di una forza che pochi di noi posseggono: la forza della fantasia” diceva il regista Roberto Rossellini a proposito di Maiori dove ha girato un episodio di Paisà. Sembrerebbe che al maestro del Neorealismo, durante le riprese, gli venissero offerti dolci dai cittadini, tra tutti i “sospiri” e la “mulignana c’a’ ciucculata”. Queste ultime, melanzane con la cioccolata, sono una specialità tipica del ferragosto a Maiori e si tratta di una sorta di parmigiana dolce a base di melanzane fritte, impanate ed immerse nella cioccolata, prima di essere servite vengono cosparse di mandorle, amaretti e cioccolato fondente. I sospiri, invece, sono dei dolcetti fatti con la pasta di mandorle ripiena di una squisita crema al limone.
Maiori è bella da vedere e bella da “mangiare”, è un meraviglioso connubio tra storia, arte, paesaggi mozzafiato e prelibatezze culinarie tutte da gustare.
Cetara e la sua colatura di alici
Proseguendo il tour enogastronomico non può mancare una tappa a Cetara, un borgo marinaro che si sviluppa attorno ad una piccola spiaggia. Questo comune amalfitano è una bomboniera deliziosa dove il legame con il mare si respira ovunque, nelle case dalle mura colorate che si rispecchiano nell’acqua, nella pesca ancora oggi attività molto importante e anche nella gastronomia ricca e variegata grazie alla presenza abbondante di pesce. Il tonno e le alici sono le star dei piatti tipici della cucina di Cetara: durante la visita a questa cittadina non si può non fare una sosta golosa ed assaggiare la specialità di questo luogo: la colatura di alici che, nonostante abbia origine antichissime, è riuscita a mantenere intatti nel tempo il gusto e la bontà di una volta. Le alici vengono pescate in primavera; una volta pulite e lavate, il 25 marzo, alla festa dell’Annunziata, inizia il lungo processo di lavorazione della colatura che termina a luglio.
I totani di Praiano
Tra i gioielli della Costiera Amalfitana, incastonato tra Amalfi e Conca dei Marini sorge Praiano un piccolo borgo che seduce i visitatori non solo per i suoi panorami mozzafiato, per il blu intenso del mare, per le spiagge bianche e per i tramonti che sembrano non avere una fine, ma anche per la cucina, buona, originale e variegata capace di conquistare anche i palati più difficili. Qui i pescatori si sono specializzati nella pesca dei molluschi e soprattutto dei totani con i quali è realizzato il famoso piatto di Praiano: i totani alla praianese, cucinati insieme alle patate, aglio e olio, elementi semplici che offre la natura. Questo è un piatto tradizionale ereditato dagli antichi pescatori che sapevano unire egregiamente il pescato locale alla tradizione contadina, tutt’oggi molto amato sia dai turisti che dagli abitanti di Praiano.
L’Hotel Santa Caterina
Questi ed altri piatti legati al territorio della Costiera Amalfitana si possono gustare nei due ristoranti dell’Hotel Santa Caterina, nei pressi di Amalfi: uno a picco sul mare, in uno dei punti più suggestivi della costiera, all’interno di una vasta proprietà che “precipita” fino all’acqua con una serie di splendide terrazze naturali e due ascensori scavati nella roccia o un sentiero di spettacolare bellezza che scendono attraverso agrumeti e giardini lussureggianti fino al mare, dov’è il secondo ristorante all’aperto; lo chef del Santa Caterina, Giuseppe Stanzione, cui è affidata la proposta enogastronomica, ha ottenuto con la sua cucina una stella della Guida Michelin 2020.