Wine Paris 2025 sta per aprire i battenti nella capitale transalpina, in programma dal 10 al 12 febbraio.
Se nelle fiere dell’ortofrutta la madrilena Fruit Attraction insidia la kermesse berlinese di Fruit Logistica, nel vino avviene altrettanto con Wine Paris che mette alle corde Prowine; lo confermano i numeri: 4.600 espositori provenienti da 50 paesi produttori e più di 50.000 visitatori professionali provenienti da 140 paesi.
L’Italia per la prima volta avrà un padiglione tutto suo (sarà il numero 6) e raddoppierà la sua superficie ospitando 1000 espositori, posizionando il Belpaese come la seconda nazione più rappresentata subito dopo la Francia, con circa il 20% degli espositori presenti alla Fiera.
Secondo i dati di Agenzia Ice, l’Italia, con oltre 7.7 miliardi di euro nel 2023, è il secondo Paese al mondo, dopo la Francia, per esportazione di vini con una quota di mercato globale del 21,5% nel 2023. Una performance rimarchevole, che continua a migliorare: a ottobre 2024 le esportazioni di vini italiani hanno raggiunto i 6.75 miliardi di euro, segnando un incremento del +5,77% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
La Francia rappresenta per l’Italia il sesto mercato di sbocco per le esportazioni di vino italiano: nel 2023 l’Italia ha esportato vini in Francia per un valore di 307 milioni di euro: +7,05% rispetto al 2022 e ben +48,56% in 4 anni rispetto ai valori registrati nel 2019.
Nei primi dieci mesi del 2024 la Francia mantiene la sua posizione come sesto paese importatore di vino italiano, con un totale di 261 milioni di euro, segnando tuttavia una lieve flessione del -1,4% rispetto allo stesso periodo del 2023.
Per quanto riguarda liquori e distillati, l’Italia è il settimo esportatore al mondo con una quota di mercato del 4,4%, dunque un valore complessivo di esportazioni pari a 1.671 miliardi nel 2023. La Francia rappresenta per l’Italia il 4° mercato per l’acquisto di liquori e distillati italiani, con un export italiano che ha raggiunto un valore pari a 112 milioni nel 2023, segnando una crescita di quasi il +19,1% rispetto al 2022.
Nei primi dieci mesi del 2024 rispetto al 2023, la Francia conferma la sua posizione come 4° importatore di liquori e distillati italiani con 99.545 milioni di euro marcando una crescita del +1,7% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Risulta, dunque, chiara la rilevanza che il mercato francese ricopre per le esportazioni italiane in materia di vini e distillati, il che sottolinea l’importanza della partecipazione dell’Italia al Wine Paris; occasione per mostrare ad un’amplissima platea internazionale l’innovazione e l’eccellenza dei prodotti italiani in un contesto unico e dinamico.
Il Padiglione Italia ospiterà anche il Consorzio Vini di Romagna, che farà il suo debutto a Wine Paris 2025 insieme a dodici aziende associate. Dal 1962, il Consorzio è una realtà associativa che riunisce aziende vitivinicole, cantine cooperative ed imbottigliatori, per tutelare le produzioni di vini a Denominazione d’Origine Protetta e a Indicazione Geografica Protetta della Romagna. L’obiettivo di valorizzazione del territorio romagnolo e dei suoi vini negli anni ha spinto il Consorzio a investire nella promozione oltre i confini nazionali, incrementando il prestigio e la visibilità delle principali denominazioni tutelate: il Romagna Albana DOCG e il Romagna Sangiovese DOC.
Dodici le cantine che porteranno a Wine Paris i loro migliori prodotti: Tre Monti di Imola, Tenute Tozzi di Casola Valsenio, Fattoria Zerbina Faenza, La Sabbiona e Trerè di Faenza, Randi di Fusignano, Celli di Bertinoro, Fattoria Nicolucci di Predappio, La Cantina di Cesena, Amaracmand e Maria Galassi di Cesena, San Patrignano di Coriano.
L’evento sarà anche l’occasione per presentare i due prestigiosi marchi collettivi consortili: Rocche di Romagna e Novebolle. Il marchio collettivo Rocche di Romagna nasce dall’esigenza di rendere riconoscibili e valorizzare le sedici sottozone che compongono la denominazione Romagna Sangiovese.
Attraverso il marchio, il consumatore viene accompagnato attraverso il territorio del Romagna Sangiovese alla scoperta delle diverse espressioni del vitigno, nei suoi diversi e affascinanti paesaggi, culture e siti d’interesse turistico. Presso lo stand del Consorzio si avrà l’opportunità di conoscere le sottozone attraverso la mappa del territorio e degustarle nel calice attraverso i vini dei produttori presenti. Ad affiancare Rocche di Romagna, saranno presenti anche alcune referenze del marchio Novebolle, che inviteranno a riscoprire l’arte della spumantizzazione romagnola custodita nel Romagna DOC Spumante, valorizzando un vitigno storico come il Trebbiano e promuovendo una versione innovativa del Sangiovese.