Se chi si mette ai fornelli si chiama Maradona, allora non ci si può aspettare altro che una cucina da fuoriclasse.
Maradona Youssef, lo chef de oro
E questo anche se il Maradona in questione non è ovviamente il “Pibe de Oro” che fece sognare Napoli e l’Argentina sui campi da calcio – peraltro passato a miglior vita – bensì Maradona Youssef, origini libanesi, mentalità cosmopolita, che dai riflettori di Masterchef, dove ha conosciuto i primi barlumi di fama, e poi via via attraverso una ventina di ristoranti in tutta Italia incluso il Fourghetti di Bruno Barbieri, è approdato all’inizio dell’anno alla corte del Re Sole Bistrot.
Al Re Sole arriva un Maradona della cucina
Un giro di boa importantissimo per il locale aperto nel 2014 da Luca Mazzoni all’inizio di via San Mamolo e immediatamente diventato un punto di riferimento imprescindibile per gli appassionati di ostriche, crudità di mare, Champagne, cocktail e altre frivolezze da sempre caratterizzate da un altissimo livello qualitativo.
Dai crudi di mare a nuove suggestioni
Ora, accanto ai crostacei crudi pescati nella Nuova Caledonia, al prosciutto spagnolo Pata Negra, al miglior caviale e alle acciughe del Cantabrico servite con il burro della Normandia, arrivano anche ricette più elaborate e complesse, speziate, espressione della vis creativa di Youssef e delle sue innumerevoli esperienze e ispirazioni, che ripropongono in profumi, colori e sapori le suggestioni di terre anche lontane.
Sette tapas per sette viaggi nel Mediterraneo
Suggestioni che chef Maradona ha scelto di presentare sotto forma di sette viaggi emozionali, sette tapas da aperitivo ciascuna ispirata a un diverso paese dell’area mediterranea e ciascuna abbinata a un differente cocktail concepito appositamente all’uopo da Gianluca Mazzoni e dal barman Gabriele. Nomi ispirati alle grandi passioni del mito e della storia – “Amore e Psiche”, “Adone e Achta”, “Didone ed Enea”, “Orfeo ed Euridice” – celano combinazioni di gusti e sensazioni olfattive di mirabile equilibrio, andando a pescare, di volta in volta, dalle migliori tradizioni dei territori che intendono rappresentare.
Per l’Italia pesto e burrata
Così per l’Italia intervengono pesto alla genovese, burrata, pinoli e focaccia, per il Libano un hummus arrossato da barbabietola e polvere di pomodoro con polpettina di pesce, per la Grecia un ragù di crostacei, per l’Egitto un filetto di pesce fritto con curcuma su crema di fave, per la Turchia un kebab di salmone con crema di yogurt e sommacco, per la Tunisia uno gnocco di semola e polpo con harissa piccante e noci e per la Spagna una ricotta alle erbe sormontata da pancetta di Mora Romagnola abbrustolita e laccata al sidro di mele.
A ogni tapa il suo degno cocktail
E a ciascuno di questi viaggi gustativi, come detto, è apparentato un cocktail studiato per l’occasione, ciascuno basato su un infuso destinato a venire successivamente completato con una buona dose di Champagne:
l’Immortale, italianamente a base di basilico, il Sangue di Adone, che dal Libano si arricchisce con fragole e bacche di goji, e ancora dalla Grecia il Morso del Serpente, dalla Spagna l’Incanto, dalla Turchia il Lupus e dalla Tunisia il Tempesta.
Le contaminazioni nel menu
Ma le innovazioni di chef Maradona non si fermano certo a questa sezione della carta dedicata al momento dell’aperitivo. Anzi, vanno a contaminare pesantemente il menu con una vasta gamma di suggestioni mediorientali e mediterranee che sarà bello apprezzare con un calice di bollicine d’oltralpe o un cocktail della casa.
Sapori cosmopoliti con un tocco di Italia
La milanese di tonno, abbinata a una saporita maionese agli agrumi, ha lo spessore delle grandi occasioni e la cottura è a puntino. Il tortino di melanzane con salsa ai ceci, pane fritto, salsa allo yogurt e frutta secca è quanto di più equilibrato e al tempo stuzzicante il palato possa osare sperare di assaggiare. Il polpo glassato alla melassa di melograno con pomodoro ripieno, al di là della cottura magistrale del cefalopode, richiama brezze oceaniche e venti d’aliseo.
Una proposta ulteriormente impreziosita
Sapori di impronta internazionale, ma sempre con un pizzico di italianità, che vanno a impreziosire la già lussureggiante proposta di un locale che in questa maniera consolidata ulteriormente la sua posizione di punto di riferimento per chi cerca soltanto l’altissima gamma.