La chef carnica con il suo locale nel cuore del borgo friulano di Raveo continua a stupire. Nel 2023 le sono arrivati tre importanti riconoscimenti dal mondo della cucina italiana con l’inserimento nelle Guide Michelin, Espresso e Gambero Rosso
Raveo, in provincia di Udine, è uno dei più piccoli borghi della Carnia. Adagiato in una conca verdeggiante e soleggiata che si estende tra i monti delle Alpi Carniche ha visto la presenza dell’uomo fin dal periodo celtico come dimostrato dai recenti scavi archeologici sul Monte Sorantri.
Bellissima per gli amanti della natura è la cascata di Cladonde, incastonata fra le fessure della montagna, meravigliosa e molto suggestiva, si può raggiungere con un’escursione a piedi di circa 40 minuti. Pure splendido è il seicentesco Santuario del Monte Castellano posto a metà strada dell’antica via che collega Raveo a Valdie.
Il piccolo comune di Raveo è caratterizzato dalla presenza di numerose botteghe artigiane ed è conosciuto per la produzione dei biscotti “Esse”, tipici di Raveo. Frutto di una ricetta centenaria a base di prodotti semplici (farina, zucchero, uova, burro e vaniglia) che danno vita a biscotti dal gusto unico.
Nonostante il sisma del 1976 ne abbia compromesso per sempre l’originario volto, rimangono ancora oggi edifici degni di nota che è possibile osservare passeggiando lungo le tranquille stradine del paese.
Gloria Clama & Indiniò: un viaggio tra sapori perduti ed innovazione
Qui in via Norsinia si incontra il ristorante Indiniò di Gloria Clama, una chef balzata, qualche anno fa, agli onori della cronaca come finalista dell’ottava edizione di Masterchef. Una trasmissione che poi le ha cambiato la vita. Infatti ha lasciato il suo vecchio lavoro di operaia mulettista ed ha aperto un ristorante tutto suo: l’Indiniò.
Un locale il cui nome, preso a prestito dal carnico antico, significa “in nessun luogo”. Cioè “un’isola che non c’è” dove Gloria ha realizzato il suo progetto di cucina: il passato che diventa presente grazie a un profumo, un sapore, una consistenza.
I suoi piatti: un quotidiano tributo alla Carnia
Nei suoi piatti non c’è la tradizione in senso stretto, se non come spunto per un volo pindarico tra innovazione e creatività.
C’è però il territorio, con tutte le sue rigogliose materie prime che permettono di intraprendere un viaggio nel gusto: un percorso tra profumi e sapori che quest’anno ha portato a Gloria ed al suo Indiniò, tre tra i più importanti riconoscimenti nel mondo della cucina italiana: la segnalazione nella Guida Michelin e l’inserimento in quelle del Gambero Rosso e dell’Espresso.
I riconoscimenti dalle guide più prestigiose
Per il terzo anno consecutivo Indiniò è segnalato dalla Guida Michelin 2024, a cui si aggiungono altri due importanti traguardi: Le Guide dell’Espresso 2024 premiano l’eccellenza della Clama assegnandole “1 cappello” e la Guida Ristoranti d’Italia 2024 di Gambero Rosso la inserisce tra le eccellenze del Belpaese premiandola con “1 forchetta”.
Tutto questo, grazie alla sua tenacia, già emersa davanti alle telecamere di Masterchef, che ora spicca ancor di più nella sua cucina.
Ed è proprio lì, nel locale di Raveo immerso nella natura, che ogni giorno nascono piatti che rappresentano un vero e proprio tributo alla Carnia e ai suoi boschi: carni affumicate, granita all’abete rosso, lichene al latte e miele, acqua al fieno, sono solo alcuni esempi di una filosofia di cucina che mira all’equilibrio tra sapori perduti e avanguardia.
Un amore per il territorio che quest’anno ha permesso alla chef l’ingresso nell’Associazione Italiana Ambasciatori del Gusto, che vuole promuovere l’Italia nel mondo attraverso la cultura della cucina di qualità e la tutela del patrimonio enogastronomico e agroalimentare.
“Cucinare con ingredienti, anche apparentemente, insoliti – commenta Gloria Clama – è un rendere omaggio ogni giorno al posto dove sono cresciuta. Ma, al contempo, non è una sfida facile, perché richiede ricerca, attenzione, cura e pensiero innovativo. Quando sul piatto riesco a sentire i profumi e i sapori del bosco, capisco che l’anima della mia cucina è tutta racchiusa lì. Ecco perché ricevere riconoscimenti come questi, fa senza dubbio molto piacere”.
Ma, da buona carnica, la chef Clama non intende adagiarsi: “questo è solo l’inizio per il nostro Indiniò, il desiderio è far conoscere sempre di più le eccellenze della mia terra, permettere a chi viene a mangiare da noi di riscoprire ricordi culinari in una veste inedita”.