Una storia vintage
Le belle storie cominciano da lontano. Quando negli anni ’50 due fratelli friulani sbarcarono a Venezia per aprire una balera l’Italia era più povera ma piena di voglia di crescere, il turismo internazionale muoveva appena i primi passi e la parola “overtourism” non esisteva neanche nei dizionari di lingua inglese. Eppure il piccolo locale trasformato subito in bar e trattoria ebbe un successo immediato, non solo per la qualità dei prodotti, ma anche per la posizione davvero privilegiata, a pochi passi, nemmeno due minuti, dalla stazione ferroviaria di Venezia Santa Lucia che per italiani e stranieri è la porta di ingresso principale di Venezia.
Una piccola insegna con il nome dei fondatori sopra una doppia vetrina su Lista di Spagna, lo stradone pedonale che costituisce l’itinerario principale per raggiungere a piedi senza ponti piazza San Marco, non fa intuire da fuori la dimensione e la profondità del locale. Sono poco più di 200 coperti che si dividono all’interno tra una sala d’ingresso, separata dalla sala retrostante dal banco del bar, dal forno-pizza e dalla cantina refrigerata a vista. Sul fianco si trova una sala più riservata, chiusa, adatta anche a eventi o feste private.
Terrazza sul Canal Grande a Venezia
Ma la sorpresa inaspettata che non si immagina chi entra dalla via del passeggio è la terrazza, per metà coperta e riscaldata d’inverno, per metà scoperta e sull’acqua con vista sull’incessante passaggio di barche, motoscafi e vaporetti di linea, nonché sul ponte degli Scalzi, uno dei pochissimi che attraversano il Canal Grande, La quindicina di tavoli della terrazza è sempre richiestissima, anche perché inondata di sole dal mattino alla sera anche d’inverno, e non solo dagli stranieri, che rappresentano circa il 70% della clientela. Oltre a francesi, austriaci, svizzeri e tedeschi che da sempre amano Venezia, parecchi ospiti vengono da lontano, dagli Stati Uniti e anche dall’Australia.
Da quasi vent’anni il ristorante è passato in gestione a Simone Ippolito: la sua qualifica di sommelier e la sua passione per i vini spiega l’attenzione per la cantina in cui fanno bella mostra tante bottiglie venete e friulane, ma anche eccellenze da molte regioni italiane, Piemonte, Toscana e parecchie dall’Italia meridionale. Sono 110 le diverse etichette di vini presenti, anche con bottiglie da mezzo litro.
Menù di carne e di pesce
Com’è doveroso aspettarsi, vista la posizione del ristorante e la clientela, la carta del menù è articolata su proposte di mare e di terra e offre tutti i piatti icona della cucina italiana e veneta in particolare. Ma la posizione sull’acqua del canale non deve far pensare a un menù sbilanciato su pesce e crostacei, peraltro presenti in quantità. Per chi è allergico o non ama questo tipo di cucina c’è una gamma di antipasti che rende ardua la scelta tra verdure stagionali con fonduta di parmigiano DOP e fritti sfiziosi; salumi misti all’italiana; la classica caprese; il carpaccio di manzo con rucola e grana padano; il prosciutto crudo con formaggio brie e melone in stagione; il vitello tonnato con i capperi; la bresaola con rucola e grana e la bruschetta con pomodorini, aglio e olive nere.
Al momento del primo piatto si sceglie tra spaghetti al pomodoro fresco e basilico, oppure al ragù o ancora alla carbonara o all’amatriciana; pennette con pesto alla genovese; tagliatelle con salsiccia veneta, radicchio e parmigiano; lasagne di carne; gnocchetti con melanzane, pomodorini e ricotta affumicata; ravioli con ricotta, spinaci, gorgonzola e noci e infine, per chi ha la pazienza per attendere la cottura espressa, il classico risotto allo zafferano.
Ampio spazio alle carni tra i secondi piatti con tagliata di roastbeef con rucola e grana; morbido di vitello con riduzione d’arrosto e tortino di patate; filetto di manzo ai ferri oppure a pepe verde con patate schiacciate; filetto di pollo ai peperoni con misticanza e pomodorini; costine di agnello sul letto di funghi; fegato alla veneziana con polenta morbida; filetto di maiale al Porto su un letto di asparagi verdi.
Pizze e dessert
Gli appassionati del forno a legna trovano a tutte le ore una lunga lista di pizze; marinara, margherita, diavola, viennese, funghi, carciofi, prosciutto, quattro stagioni, delicata, vegetariana, Valtellina, al formaggio, con pollo, con tonno e cipolla, con i frutti di mare, nonché l’immancabile calzone ripieno. Seguono contorni, formaggi e dessert, tra i quali non può mancare il crème caramel, ma soprattutto il tiramisù, il dolce veneto per eccellenza ormai diffuso in tutto il mondo.
Trattoria Povoledo
Lista di Spagna 122, Sestiere di Cannaregio, Venezia(VE)
Tel. 041 716038 – Email: info@trattoriapovoledo.com – www.trattoriapovoledo.com