Terre Alfieri in Paniere organizza un seminario “Geologia suoli e clima: come questi elementi caratterizzano l’unicità e la tipicità dei paesaggi e dei prodotti delle Terre Alfieri” a San Damiano d’Asti, il 13 dicembre 2024.
L’ecosistema agrario è la sintesi della sinergia di più fattori: la terra, il clima, l’uomo. Di questo si discute mercoledì 13 dicembre alle 20.30 al foro Boario in piazza 1275 a San Damiano d’Asti, nel terzo seminario organizzato da Terre Alfieri in Paniere (TAP), dal titolo “Geologia suoli e clima: come questi elementi caratterizzano l’unicità e la tipicità dei paesaggi e dei prodotti delle Terre Alfieri”, nell’ambito del progetto di valorizzazione della filiera corta .
«In tema di coltivazioni, la tradizione astigiana ha radici profonde, ha inizio prima dell’epoca romana. Tuttavia, oggi, agricoltori e viticoltori si trovano ad affrontare problemi nuovi, soprattutto legati ai cambiamenti climatici – spiega Luigi Franco, presidente dell’Enoteca Regionale Colline Alfieri dell’Astigiano –. È quindi fondamentale comprendere le caratteristiche dell’ambiente in cui si lavora per poter controllarne le fragilità ed esaltarne le potenzialità».
Per questo TAP propone l’incontro con Edmondo Bonelli, consulente ambientale in agricoltura. Si parte dalla storia naturale che ha originato il sottosuolo delle colline Alfieri, che ha determinato la presenza delle coltivazioni e di prodotti spontanei unici come il tartufo e si riflette su come la terra, il clima e il “sapere fare” siano la fonte primaria per la produzione di eccellenze.
Per lavorare la terra occorre prima comprenderla, partendo dalla sua origine geologica, dalla tipologia di rocce che ha generato il suolo e dato forma al paesaggio. «Nell’astigiano siamo di fronte a terreni limosi, sabbiosi, calcarei e spesso alla presenza di gesso, elementi che hanno la capacità di imprimere qualità ai frutti dell’agricoltura, della viticultura e della tartuficoltura – sottolinea Bonelli –. La “tessitura” del suolo, ovvero la sua composizione, stimola efficacemente le piante a produrre frutti di qualità, con il giusto equilibrio di componenti. Al risultato concorre anche il clima, le piante infatti si esprimono in base alla combinazione pedoclimatica che qui è decisamente favorevole a coltivazioni di valore».
Ma terra e clima non fanno tutto da soli. L’intervento umano interpreta il territorio: è decisivo per il successo delle colture e per sopperire alle fragilità dell’ambiente. In quest’area infatti, tra tanti punti di forza c’è anche qualche debolezza, come la spiccata tendenza all’erosione, vista la siccità imperante.
Il seminario sarà l’occasione per meglio comprendere il terreno che si maneggia e per cogliere qualche consiglio concreto sulla gestione del suolo a partire dalla miglior conservazione idrica, sfruttando le caratteristiche di un terreno strutturato anziché eccessivamente compatto, cui si aggiungono: la conduzione organica dei terreni, l’inerbimento, il sovescio (ovvero la fertilizzazione sotterrando piante o parti di esse allo stato fresco), le concimazioni. Una riflessione sarà dedicata, in particolare, alla gestione e al mantenimento degli alberi forestali e degli incolti per la coltivazione del tartufo.
L’appuntamento è moderato da Ilenia Colucci, Amministratrice di Love Langhe Tour. Il programma di appuntamenti fa parte del ciclo di incontri mensili ed è rivolto a operatori di settore della ristorazione, strutture ricettive, aziende agricole, cantine del territorio, e proseguirà fino a marzo con un evento al mese. Sono organizzati nell’ambito di “Terre Alfieri in Paniere” (TAP), progetto di valorizzazione della filiera corta che affianca al vino, tradizionalmente associato a “Terre Alfieri”, prodotti tipici delle aziende agricole astigiane, come ortofrutta, carni, salumi, formaggi, farine, miele.
INFO E PARTECIPAZIONE
Partecipazione gratuita con prenotazione obbligatoria. Per informazioni e adesioni: t. (+ 39) 0173 216026 prenotazioni@lovelanghe.com.