Prosegue il viaggio di “Terre Alfieri in Paniere” (TAP) attraverso le eccellenze del territorio. Dopo l’incontro relativo all’export, il prossimo appuntamento, martedì 21 novembre, riguarda il settore delle dinamiche territoriali, di produzione e consumo della denominazione Terre Alfieri Docg
Il gioiello astigiano Terre Alfieri Docg è al centro del seminario Terre Alfieri Docg: presente e futuro che si terrà il 21 novembre alle 18.30 nell’Azienda Agricola Agrituristica Bricco Gallo di Granzino Marco a Tigliole (Asti). L’appuntamento fa parte del ciclo di incontri mensili rivolti agli operatori del settore organizzati nell’ambito di “Terre Alfieri in Paniere” (TAP), progetto di valorizzazione della filiera corta che affianca al vino, tradizionalmente associato a “Terre Alfieri”, prodotti tipici delle aziende agricole astigiane, come ortofrutta, carni, salumi, formaggi, farine, miele.
«Dopo il tutto esaurito registrato con il primo evento sull’export dei prodotti agroalimentari delle Terre Alfieri, organizzato il 24 ottobre nella sede dell’Azienda Agricola Ponte Ballerine (San Damiano d’Asti), proponiamo ora un focus sui Docg – spiega Luigi Franco, presidente dell’Enoteca Regionale Colline Alfieri dell’Astigiano, che aprirà l’evento –, un seminario su come rafforzare il ruolo dei produttori locali attraverso l’analisi dei dati, il confronto diretto e la degustazione del Terre Alfieri Docg Arneis e Nebbiolo».
Ospite di prestigio sarà Vincenzo Gerbi, Professore di Enologia al Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari dell’Università di Torino. Si approfondiranno le caratteristiche della denominazione Terre Alfieri Docg, che nel 2020 ha sostituito l’omonima Doc, grazie all’impegno e all’intuito di Giuseppe Guido, dando vita a due i pilastri della viticoltura piemontese: Terre Alfieri Arneis (Bianco) e Terre Alfieri Nebbiolo (Rosso).
Due vitigni autoctoni che esprimono pienamente il loro carattere nei terreni di sette comuni astigiani: Antignano, Celle Enomondo, Cisterna d’Asti, Revigliasco, San Damiano, San Martino Alfieri e Tigliole. Nella Docg ci sono poi anche parte dei comuni di Castellinaldo, Govone, Magliano Alfieri e Priocca in provincia di Cuneo. Cinque le tipologie di vini: l’Arneis (presente da tempo immemore nelle vigne del territorio) e l’Arneis superiore, il Nebbiolo, il Nebbiolo superiore e il Nebbiolo Riserva.
Il professor Gerbi interverrà su come il clima incida sulle caratteristiche di questi vini, sull’obiettivo ideale da perseguire in termini di maturazione delle uve, soprattutto in relazione al Nebbiolo, e sugli elementi comuni cui tendere, al fine di produrre vini che siano sempre fortemente riconoscibili. Da una parte l’Arneis, profumato e sapido, dall’altra il Nebbiolo, dalla personalità ancora non del tutto definita, necessitano dunque di alcune riflessioni programmatiche e strategiche che ne consentano l’affermazione sui mercati, a partire, ad esempio, dalla scelta del colore e forma delle bottiglie che possono contribuire efficacemente alla loro riconoscibilità.
Interverranno inoltre Marco Granzino, dell’ Azienda Agricola Bricco Gallo, Ivan Franco, dell’Azienda Agricola Cascina Margherita e Lucia Canta, dell’omonima Azienda Agricola, nonché presidente dell’associazione del cappone di San Damiano.
La serata, moderata da Ilenia Colucci, di Amministratrice Love Langhe Tour, vedrà anche una degustazione alla cieca di una selezione di campioni di Terre Alfieri Docg Arneis e Nebbiolo e un assaggio di alcuni prodotti enogastronomici del paniere: la Fassona di Razza Piemontese e il cappone di San Damiano d’Asti.
Partecipazione gratuita con prenotazione obbligatoria. Per informazioni e adesioni: t. 0173 216026 prenotazioni@lovelanghe.com.
Il programma di appuntamenti è rivolto a operatori di settore della ristorazione, strutture ricettive, aziende agricole, cantine del territorio, e proseguirà fino a marzo con un evento al mese.
I comuni astigiani di Antignano, Celle Enomondo, San Damiano d’Asti, Cisterna d’Asti, Ferrere, San Martino Alfieri, Revigliasco d’Asti e Tigliole sono al centro di TAP.
Ideato dall’Enoteca Regionale Colline Alfieri il progetto è finanziato tramite contributi europei dalla Regione Piemonte (PSR 2014/2020 sottomisura 16.4).
Il logo che identifica il progetto si compone di un paniere rappresentato da una mano che con cura e rispetto produce buon cibo. Quest’ultimo è raffigurato da un cuore, dal colore caldo, che contiene idealmente i prodotti.
Il Paniere Terre Alfieri
- filiera vitivinicola – Terre Alfieri DOCG Arneis, Terre Alfieri DOCG Nebbiolo, Cisterna D’asti DOC, Barbera D’asti DOCG
- filiera orticola e frutticola
- filiera dello zafferano
- filiera delle carni – Cappone di San Damiano d’Asti e carne della pregiata Razza Piemontese
- filiera di salumi e formaggi
- filiera delle farine anche derivanti da mais e grani antichi
- filiera del miele
Aziende coinvolte nel progetto
- Enoteca Regionale Colline Alfieri dell’Astigiano
- Agrisalumeria Luiset di Casetta Mauro
- Azienda Agricola Ponte Ballerine
- Azienda Agricola Cascina Margherita
- Woodland apicoltura di Jacopo Vigilante
- Azienda Agricola Agrituristica “Bricco Gallo” di Granzino Marco
- Azienda Agricola Canta Lucia
- Azienda Agricola Il Buon Seme di Vergnano Luisa