Resorts World Las Vegas è un grande complesso integrato di hotel a marchio Hilton, Conrad e Crockfords, per un totale di oltre 3.500 camere, casinò e intrattenimento situato sulla famosa Strip di Las Vegas. Costruito dal gruppo malese Genting Group con un investimento record di oltre 4 miliardi di dollari è stato inaugurato nel giugno 2021. Insieme al vicino Fontainbleau, è una delle più recenti costruzioni della città: entrambi questi resort sono comodi per i congressisti che frequentano l’enorme Convention Center, in grado di ospitare eventi e incontri di dimensioni mondiali.
Oltre ad offrire tre distinti marchi di hotel del gruppo Hilton, il resort possiede uno dei casinò più grandi e tecnologicamente avanzati della città, con una vasta gamma di giochi da tavolo, slot e scommesse sportive. Per quanto riguarda l’intrattenimento e la ristorazione, ospita spettacoli, eventi musicali e una selezione di ristoranti che propongono cucine internazionali. È caratterizzato da un design moderno e innovativo con spazi ampi e decorazioni contemporanee, oltre a piscine, aree per eventi, e negozi di lusso.
Anche un ristorante italiano
Nel numero dei ristoranti al piano terra del complesso non può mancare naturalmente un ristorante italiano. Si chiama Brezza Italian e serve piatti italiani in ambiente caldo e accogliente, con cucina a vista. Come è standard negli Stati Uniti, si comincia sempre con un’ampia selezione di cocktail americani, alcuni non alcolici, ma la lista comprende anche numerosi vini sia al bicchiere, sia in bottiglia: sono vini delle migliori cantine che spaziano in quasi tutte le regioni italiane, dal Ferrari Brut del Trentino al Pinot Grigio di Jerman del Friuli Venezia Giulia e alla Falanghina campana di Feudi San Gregorio; c’è anche qualche selezionato vino francese.
Interessante è la selezione di birre artigianali importate dall’Italia con nomi noti come Menabrea, Baladin e Birrificio del Ducato. Stupisce di trovare birre italiane importate negli Stati Uniti, un Paese che può vantare numerosi ed eccellenti produttori di birre artigianali soprattutto in alcuni stati come il Colorado e l’Oregon che hanno una lunga tradizione in materia. Ciò però depone bene e testimonia l’attenzione che l’executive chef Nicole Brisson mette nel proporre un’esperienza enogastronomica autenticamente italiana ai propri ospiti.
Ampia scelta dal menù
Il menù ha tutti i crismi della cucina italiana: come antipasti si possono ordinare salumi e formaggi italiani scelti dello chef, l’insalata caprese, l’insalata di Cesare, un’insalatona con gorgonzola, frutta e noci; il polipo scottato, la carne cruda toscana; il prosciutto, i calamari fritti. Per chi ama il pesce ci sono ostriche, tartare di tonno, capesante e un notevole piatto di frutti di mare.
Caratterizza un ristorante dalla cucina italiana naturalmente un’ampia selezione di piatti di pasta: dagli spaghetti al pomodoro più semplici alle lumache alla bolognese: gli gnocchi: i cappellacci; gli agnolotti cacio e pepe; gli anolini in brodo; i rigatoni alla norma e infine i bucatini all’amatriciana ben speziati.
Tra i secondi piatti è proposta un’alternanza tra carne e pesce con capesante scottate in padella su purè di cavolfiori; costolette di manzo brasate; pesce preparato al tavolo; pollo alla cacciatora, vitello alla parmigiana con pomodoro, mozzarella e basilico; merluzzo dell’Alaska; arrosto di vitello. Notevole la selezione di proposte alla griglia, con diversi tipi di carni, ma anche di pesci.
Le prelibatezze che non possono mancare in un ristorante di alto livello in America sono la braciola di bovini wagyu e alcuni selezionati tagli dry-aged, cioè stagionati a secco, secondo la nuova tecnica di frollatura delle carni a basse temperature. Come contorni si può scegliere tra funghi di stagione, cavoletti di Bruxelles, cavolfiori arrosto, patate schiacciate con mascarpone e spinaci.