Mancano poche ore al via della tre giorni dedicata al pesce di lago e d’acqua dolce nell’alto Garda Trentino, l’evento organizzato dall’Associazione Club dei Sapori APS e da Edihouse. Il festival si apre domani ad Arco con un Contest tra scuole alberghiere gardesane per inaugurarsi ufficialmente nel pomeriggio nella cittadina trentina, con un convegno che richiamerà politici locali ed esperti sul tema “Agricoltura, biodiversità e criticità del pesce nel Garda”, con numerosi interventi di approfondimento sulla situazione ittica gardesana.
Col mutare del tempo e l’impressionante sviluppo del turismo sul Garda, ma anche per via d’una edilizia poco rispettosa del territorio e dei suoi inestimabili dintorni quali il monte Baldo, la Val di Gresta, ecc., sono infatti sorte le prime difficoltà nella riproduzione di molte note specie ittiche.
“La fauna ittica del lago di Garda – sottolinea Ivano Confortini, esperto lacustre della Regione Veneto – nel corso degli anni è stata interessata da estinzioni e introduzioni che ne hanno modificato significativamente la composizione. A fronte della riduzione della consistenza di talune specie, come l’alborella e il carpione, si è assistito ad un incremento di altre specie, come il coregone o lavarello, introdotto agli inizi del secolo scorso e che ha ormai, assieme all’agone, rappresenta la specie di maggior interesse piscatorio.
A fronte di un quadro ittiofaunistico in continua evoluzione gli Enti competenti dovranno attivare ogni azione possibile per la salvaguardia ed incremento delle specie autoctone di maggior interesse alieutico, ma soprattutto, naturalistico con l’obiettivo del mantenimento della biodiversità originaria del lago di Garda. In quest’ottica l’allevamento finalizzato al ripopolamento assume un ruolo importante, specie se indirizzato alle specie ittiche in difficoltà”.
Non mancherà un momento di formazione con l’Associazione Ristoratori Rivani aderente a Fipe, riservato a chef e ristoratori: “Il food cost e i piatti della tradizione ittica gardesana”, con Roberto Peschiera, consulente di food, ex Ispettore Guida Michelin e la chef Orazia Danieli, abile nel trattare il pesce del lago nel suo ristorante a Brenzone. “E’ ormai non più rimandabile la formazione per ristoratori, maître e camerieri, figure sempre più difficili da reperire perché rimaste ancorate al passato – afferma Giulio Biasion, ideatore di questo evento e direttore della rivista l’Albergo, rivolta ai professionisti del settore. Bisogna investire sulla formazione culturale e professionale iniziando dagli Istituti alberghieri, ma è necessario alzare l’asticella e aggiornare il ruolo del servizio di sala in quanto la difficoltà o lo scarso interesse sono dovuti a molteplici fattori. Ma è necessario far crescere l’accoglienza e la qualità dei servizi – utilizzando i prodotti che offre il territorio, proposti con innovazione”.
A Riva del Garda, presso la Fraglia Vela, nel pomeriggio della 2a giornata, oltre ad un evento di degustazione e storytelling sulle tipologie dell’olio extravergine d’oliva dop dell’alto Garda, si parlerà di alimentazione sana nel talk show “Benessere salute e alimentazione con il pesce di lago”, tra gli ospiti personaggi illustri come la dietologa Evelina Flachi, consulente di RAI1, il già affermato chef stellato Giacomo Sacchetto, la chef Orazia Danieli, lo scrittore del lago Livio Parisi e l’enogastronomo Antonio Scuderi.
Domenica 8 ottobre, a Torbole, le degustazioni di vari prodotti si terranno presso l’ex Colonia Pavese, con la presenza di chef molto quotati, che si cimenteranno in piatti innovativi come chef Andrea Mantovanelli, già cuoco dell’anno 2015, e della tradizione locale come e il trenino Marcello Franceschi, protagonista di “Pesce in piazza”, evento di assaggi per il pubblico curato dal Consorzio CENTO.
Il Festival si chiuderà con un talkshow aperto al pubblico, alle ore 17, sul turismo enogastronomico: “Nuove opportunità nell’alto Garda Trentino per il rilancio dell’itticoltura, la crescita dell’offerta nella ristorazione e la conoscenza del territorio”.