Si svolgerà lunedì 27 marzo 2023, dalle 18.00 alle 20.00, presso la sala teatro dell’Istituto “D’Angiò” di Trecase, sita in via Carlo Cattaneo n.35, il seminario divulgativo durante il quale saranno presentati i risultati del Progetto ABC sul pisello Centogiorni del Vesuvio.
Numerosi e qualificati gli interventi previsti: Raffaele De Luca (Sindaco di Trecase), Massimo Zaccardelli (coordinatore del Progetto ABC), Rosa Pepe del CREA che terrà una relazione sull’importanza delle varietà locali, Riccardo Riccardi (ARCA 2010) concentrerà il suo intervento sulla caratterizzazione agronomica del pisello Centogiorni, Filomena Nazzaro (CNR-ISA) ne racconterà le caratteristiche nutrizionali, Maria Lionelli (Presidente dell’APS SlowFood Vesuvio) presenterà la Comunità SF del Presidio del Pisello Centogiorni, Fofò Ferriere che da enogastronomo racconterà la storia del famoso legume, mentre Vera Verrone, portavoce del Presidio, approfondirà le dinamiche relative alla sua commercializzazione.
Il seminario sarà moderato dalla ricercatrice vesuviana Patrizia Spigno e sarà l’occasione per sviscerare al meglio i risultati del progetto ABC, acronimo di Agro Biodiversità Campana, ricadente nel Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale: “l’Europa investe nelle zone rurali”, legato al PSR Campania 2014-2020 definito dall’Assessorato all’Agricoltura della Regione Campania.
I piselli Centogiorni
Nel territorio vesuviano, i piselli erano un cibo quotidiano già al tempo dei Greci, degli Etruschi e dei Romani. Nel corso dei secoli, i contadini hanno selezionato diverse varietà, tra cui il cosiddetto centogiorni, coltivato nell’area del Vesuvio da almeno un secolo. Il suo nome è legato alla durata media del ciclo produttivo.
Si semina in campo aperto tra novembre e aprile-maggio, spesso in consociazione con colture arboree quali l’albicocco e il ciliegio, in alcuni casi con la vite, e non deve essere irrigato. Le piante sono rampicanti e hanno bisogno del supporto di un sistema di pali in legno e fili intrecciati oppure di reti.
Tutte le fasi sono manuali, dalla semina (a file singole) alla raccolta dei baccelli freschi, che è lunga e scalare. I piselli si mangiano verdi, allo stadio “ceroso”, oppure secchi, quando i semi assumono un colore beige.
Apprezzato per le sue proprietà organolettiche quali l’estrema dolcezza e la consistenza tenera della buccia, anche allo stadio secco, si abbina molto bene ai piatti di carne ma soprattutto al re della cucina napoletana: il baccalà. E ovviamente sono l’ingrediente cardine della minestra di pasta e piselli napoletana (i piselli sono fatti cuocere con cipolla e pancetta prima di aggiungere i classici tubetti o pasta mista).