Manca solo un ultimo tassello formale e poi l’isola anima del Mediterraneo diventerà la prima regione italiana a centrare tale obiettivo, che rappresenta una grande occasione di crescita ed il modo per far conoscere ancora di più e meglio il territorio regionale
La Sicilia sarà “Regione europea della gastronomia 2025”, prestigioso riconoscimento internazionale assegnato dall’ Igcat (l’International Institute of Gastronomy, Culture, Arts and Tourism).
Di fatto si tratta della prima regione italiana che centra l’obiettivo del riconoscimento internazionale di Regione europea dell’enogastronomia. Manca soltanto un ultimo passaggio formale, ma l’Igcat si è pronunciata a favore con una “raccomandazione” espressa nel corso della conferenza stampa che si svolta l’8 settembre a Palazzo d’Orléans a Palermo.
<<La giuria – ha detto Diane Dodds (foto sopra), presidente della giuria dell’Igcat al termine dell’iter di valutazione compiuto nei giorni scorsi nelle varie tappe siciliane dalla delegazione – è d’accordo che la qualità e la varietà dei prodotti e la ricchezza delle esperienze fatte rendono quella della Sicilia una candidatura eccellente. Considerato il dossier presentato, la discussione e i risultati della visita, la giuria ha decretato che la Sicilia deve essere raccomandata come Regione europea della gastronomia del 2025, passando alla fase finale>>.
Il tour della delegazione Igcat
Il tour della delegazione per valutare e verificare gli elementi presentati nel dossier a sostegno della candidatura della regione Sicilia – partito lo scorso 4 settembre e conclusosi l’8 settembre a Cefalù e Castelbuono – ha toccato due dei maggiori parchi archeologici della Sicilia occidentale: la Valle dei templi di Agrigento e Selinunte. Inoltre, sono stati programmati incontri e confronti con oltre 70 operatori dell’agroalimentare, con l’Università in tema di ricerca e innovazione e con i custodi della memoria del patrimonio enogastronomico dell’Isola.
La candidatura è partita a Vinitaly 2023
La nomination della Sicilia, nata durante lo scorso Vinitaly, sotto la spinta del dipartimento dell’Agricoltura guidato da Dario Cartabellotta, è stata promossa e gestita dal Consorzio Dos Sicilia in stretta collaborazione con il Consorzio di tutela dei Vini della Doc Sicilia, il Consorzio del cioccolato di Modica e con una rappresentanza di istituti alberghieri del territorio.
<<La chiave di volta di questo progetto di promozione internazionale – ha spiegato Vincenzo Russo, professore di Neuromarketing della IULM di Milano e coordinatore scientifico dell’iniziativa – è quello di mettere a sistema i nostri prodotti enogastronomici, la capacità attrattiva dei nostri territori avendo una visione comune e condivisa come affermato nel nostro dossier. Questa è la principale raccomandazione richiesta che saremo in grado di rispettare>>.
<<Siamo felici del risultato perché la Sicilia del buon cibo, insieme alle produzioni vitivinicole, rappresentano l’anima del Mediterraneo – ha evidenziato Massimo Todaro, presidente di Dos Sicilia – con un potenziale di sviluppo straordinario per l’intera economia dell’Isola. Biodiversità, tradizioni, artigianalità, tracciabilità sono gli elementi distintivi delle nostre denominazioni di qualità, con prodotti di vera eccellenza. Valorizzare le nostre identità territoriali fondate sulle denominazioni è la giusta strategia per accrescerne notorietà, riconoscibilità e prestigio>>.
<<Oggi viene riconosciuto lo sforzo che questa regione ha messo in campo nel promuovere il proprio prodotto e il proprio circuito enogastronomico – ha argomentato l’assessore regionale all’Agricoltura, Luca Sammartino (foto sopra) – Con orgoglio mettiamo in campo tutto ciò che la nostra tradizione, la nostra storia, le nostre eccellenze sono riuscite a fare finora. In tanti verranno in Sicilia ad assaggiare i nostri prodotti, a scoprire la nostra tradizione e a guardare la straordinaria bellezza dei nostri paesaggi. Una grande occasione su cui puntiamo molto e su cui abbiamo lavorato molto>>.
<<Non posso che manifestare la mia grande gioia per questo riconoscimento – è stato infine il commento di Renato Schifani presidente della Regione – che è il frutto di una storia, di una tradizione ma anche di un impegno del nostro governo, dell’azione del vice presidente Luca Sammartino e del suo staff amministrativo. Posso assicurare che la Sicilia non vi deluderà, farà la propria parte anche perché credo che l’agricoltura sia l’elemento più fondante della storia della nostra terra e noi siamo fortemente proiettati alla qualificazione e alla valorizzazione dei nostri prodotti>>.