Tutto pronto per l’ottava edizione della Settimana della Cucina Italiana nel Mondo (SCIM). Dal 13 al 19 novembre si prospetta una settimana ricca di eventi: seminari di approfondimento, incontri con personalità di settore come chef, operatori e produttori, classi dimostrative e materiali multimediali per valorizzare a tutto tondo la realtà enogastronomica e agroalimentare italiana. Una rassegna che punta a dare nuovo slancio alle eccellenze gastronomiche tricolori, dal vino all’olio passando per le ricette più apprezzate nel mondo e i prodotti agroalimentari più identitari. Uno sforzo condiviso da tante aziende e istituzioni coordinate sotto la regia del Maeci (ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale) per l’ottava edizione della manifestazione.
Nata nel 2016, da allora la rassegna ha visto la realizzazione di oltre 9.200 eventi in più di 100 Paesi, per valorizzare e far conoscere nel mondo prodotti agroalimentari tipici e tradizioni enogastronomiche ma anche per sensibilizzare il pubblico su temi come la sostenibilità dei processi produttivi, le innovazioni tecnologiche, e sui valori di inclusione e di collaborazione a cui il nostro paese aderisce. L’enogastronomia diviene così lo strumento per promuovere un paese e una cultura, accrescendo il livello di conoscenza e consapevolezza, favorendo esportazioni di prodotti e idee, ma anche incrementando i flussi turistici e i processi di internazionalizzazione delle aziende.
Le novità di quest’anno
Quest’anno le iniziative in programma pongono l’accento su una scaletta tematica condivisa: “A tavola con la cucina italiana: il benessere con gusto”. È questo il leitmotiv dell’ottava edizione. Un messaggio enfatizzato attraverso il collegamento tra dieta mediterranea – come modello di regime alimentare sano e di elevata qualità – e il benessere, inteso come stile di vita corretto e salutare. Convivialità, sostenibilità, e innovazione, saranno le direttrici delle diverse attività che mettono al centro la cura della salute delle persone e la tutela dell’ambiente.
Si affiancano a questo discorso importanti spunti di riflessione che riguardano il vero made in Italy, i luoghi e le eccellenze dell’enogastronomia italiana insieme alle sue storie e alla sua cultura. In questo senso è centrale il contrasto al fenomeno dell’Italian sounding, ovvero la lotta contro marchi e richiami che in giro per il mondo fanno sembrare italiani prodotti che non lo sono.
Tra i protagonisti della Settimana della cucina italiana nel mondo sono gli chef e i sommelier, massimi interpreti di concetti come “artigianalità” e “innovazione”, e attori principali di quell’offerta formativa italiana nel settore della cucina e dell’ospitalità che si presenta come faro di riferimento per chi punta a una offerta di qualità. Una manifestazione multiforme in cui c’è posto per progetti paralleli che parlano di interconnessioni tra storia, enogastronomia, e transmedialità.
In particolare, tra i progetti di quest’anno vino e olio di oliva avranno un ruolo centrale in un’iniziativa realizzata da MAECI con Gambero Rosso volta a fare conoscere e promuovere in Africa due delle eccellenze riconosciute a livello mondiale tramite una serie di video lezioni che raccontano le più importanti cultivar di olive e i più importanti vitigni italiani.
Di rilievo anche la collaborazione del Maeci con la fondazione Casa Artusi che firma una serie di video divulgativi tradotti in ben otto lingue che illustrano gli “italianismi gastronomici” nel mondo, raccontando della rete che si forma tra storia, cultura ed enogastronomia e ripercorrendo il viaggio e la trasformazione nel tempo e nello spazio di alcuni prodotti enogastronomici italiani e delle parole ad essi connessi.
Altro progetto degno di nota è quello portato avanti sempre dalla Farnesina con l’Accademia Italiana della Cucina: la “Storia della cucina italiana a fumetti. Dalle tagliatelle etrusche al Tiramisù”. Un viaggio nel tempo e nella storia della cucina italiana che ne ripercorre, tappa dopo tappa, la sua evoluzione con un occhio per il pubblico più giovane. L’opera verrà diffusa in formato cartaceo e digitale e sarà disponibile in inglese, francese, spagnolo, portoghese, tedesco, cinese, giapponese e arabo.
di Marzio Taccetti by Gambero Rosso