È dedicata alle api l’annata 2022 di tutta la gamma dei vini bianchi di Tiare di Dolegna del Collio. E, a evidenziarlo, sulla retro etichetta le bottiglie portano la scritta “Save the Bees and Farmers”, per diffondere il più possibile verso il consumatore la consapevolezza dell’importanza di questi indispensabili insetti impollinatori per la tutela dell’ambiente e della biodiversità, nonché della preziosa sinergia possibile – grazie a semplici accorgimenti agronomici – fra apicoltura e viticoltura nel rispetto dell’ambiente.
L’attenzione dell’azienda di Roberto Snidarcig verso le api risale a qualche anno fa e ribadisce la considerazione verso la sostenibilità e la tutela ambientale che da sempre la caratterizza, sia in vigna che in cantina. Un tassello importante di questo percorso, che ha preso il via con l’adesione al progetto Eno Bee Api in vigna e con l’installazione di 5 arnie fra le vigne di Malvasia (fra i vitigni autoctoni più antichi ed interessanti del Collio) all’ingresso della tenuta. Su ciascuna spicca una lettera, a comporre il nome Tiare: una sorta di benvenuto in cui si evidenzia l’importanza che le api, bioindicatore per eccellenza, hanno per le vigne e per la sopravvivenza degli ecosistemi agricoli e, in generale, della terra tutta. Si deve infatti a loro l’impollinazione del 70% di tutte le specie vegetali del mondo. Solo in Europa, ben 4 mila varietà agricole dipendono dalle api e negli ultimi 50 anni il volume della produzione agricola è aumentato del 30% grazie al loro contributo diretto. I vigneti di Tiare sono un habitat ideale in cui si sono perfettamente ambientate e della cui sostenibilità sono anche diventate un attendibile sensore. Le api stesse fanno infatti da garanti dello stato di salute dell’ambiente che la circonda, dato che muoiono se vengono usati in vigna trattamenti dannosi.
Ora, con la scritta “Save the Bees and Farmers” sulla retro etichetta dei suoi vini bianchi (una decina, ad iniziare dal Sauvignon, che rappresenta oltre il 50 % della sua produzione) Tiare fa un ulteriore passo avanti, con un messaggio di sensibilizzazione per la salvaguardia di questo preziosissimo insetto rivolto ai consumatori. La cantina friulana non è nuova a questo genere di iniziative: l’annata 2021 dei suoi vini si era tinta di rosa, sposando la solidarietà e l’impegno verso il lavoro di prevenzione sanitaria svolto dalla Lilt (Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori), il cui inconfondibile logo rosa compariva su tutte le confezioni dei vini bianchi.
Tiare si trova a Dolegna del Collio, in provincia di Gorizia. I suoi vigneti si estendono per 12 ettari sulle colline della Doc Collio, una zona straordinariamente vocata alla produzione di vini bianchi, grazie al suo terreno marnoso e al microclima. Roberto Snidarcig interpreta il terroir per produrre vini di spiccata personalità, al cui carattere concorrono da una parte la felice esposizione e la particolare composizione geologica dei terreni dove ha impiantato le viti e dall’altra la passione, la cura e la metodologia del suo lavoro, sia in vigna che in cantina.
La produzione è di circa 90.000 bottiglie annue. La gamma dei vini spazia dagli autoctoni agli internazionali. I Bianchi: Sauvignon, Malvasia, Pinot Grigio, Ribolla Gialla, Friulano, Chardonnay, Rosemblanc, Empire Sauvignon e Il Tiare, Sauvignon in purezza che proviene esclusivamente dai 3 ettari di un nuovo impianto situato a Dolegnano. I Rossi: Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc e Pinot Nero. E il Remuàv, Metodo classico in edizione limitata.