Nei giorni scorsi si è tenuta a Roma, in Senato, la cerimonia di riconoscimento del marchio Sagra di Qualità, promosso da UNPLI, è nato per certificare e promuovere le sagre autentiche, quelle che rispettano i valori della tradizione, della qualità e della sostenibilità, diventando veri strumenti di promozione territoriale. A condurre la cerimonia, il presentatore Beppe Convertini.
“La certificazione Sagra di Qualità non è solo un attestato di eccellenza, ma un riconoscimento dell’impegno straordinario delle Pro Loco e dei volontari nel tramandare le tradizioni locali, promuovendo l’identità culturale e stimolando il turismo sostenibile”, ha dichiarato Antonino La Spina presidente nazionale UNPLI.
Cinquanta le new entry tra le Sagre di Qualità
50 le nuove realtà che hanno ottenuto quest’anno il prestigioso riconoscimento di Sagre di Qualità, che premia gli eventi che eccellono nella promozione dei prodotti locali e dei piatti tipici.
Nel novero cii sono anche due manifestazioni del Friuli Venezia Giulia: Tradizion Cjastelane della Pro Loco Castelnovo del Friuli e la Festa regionale del Vino friulano della Pro Loco Risorgive Medio Friuli di Bertiolo.

Antonino La-Spina, Presidente UNPLI
Antonino La Spina, con Antonio De Poli, Senatore Questore, ha consegnato il riconoscimento per Bertiolo al presidente della Pro Loco Marino Zanchetta e al sindaco Eleonora Viscardis e per Castelnovo del Friuli al presidente della Pro Loco Marco Bendoni e al sindaco Juri Del Toso. Con loro sul palco il presidente del Comitato regionale Pro Loco Pietro De Marchi e il past president Valter Pezzarini.
Anche per Galeata, in provincia di Forlì-Cesena, è arrivato il prestigioso riconoscimento per la sagra del tortello alla lastra.
L’ultima domenica di novembre, fin dal 1802, a Galeata si festeggia la Fiera di Sant’Andrea, dal 2000. La sagra è dedicata alla valorizzazione di due prodotti tipici del territorio: il vino Sangiovese e il Tortello nella lastra. Questo piatto affonda le radici in un territorio di confine che amalgama le tradizioni romagnole con quelle toscane. Il ripieno del tortello, chiamato “compenso”, è fatto con patate, un po’ di zucca, lardo macinato, aglio, Parmigiano Reggiano, sale e pepe. La sfoglia si prepara con farina e l’acqua di cottura della zucca, e viene stirata molto sottile con il mattarello, così da esaltare il sapore del ripieno.
“È un onore per noi ritirare questo riconoscimento per la Sagra del Tortello nella Lastra di Galeata. Questo premio rappresenta non solo il frutto dell’impegno dei nostri volontari, ma anche l’amore e la passione che mettono ogni anno nel promuovere la tradizione gastronomica del nostro territorio, ha detto la sindaca Francesca Pondini; siamo felici di poter continuare a valorizzare la nostra cultura gastronomica, sempre con l’orgoglio di portare avanti una tradizione che ci rende unici. Le Sagre sono molto più di eventi, sono il racconto delle nostre radici, un motore per l’economia locale e un’opportunità per sostenere agricoltori, artigiani e produttori del territorio. La cosa più bella è che il mondo del volontariato non ha colore politico, ma unisce le persone in nome della tradizione e della comunità“.
Premiata anche la Sagra Nazionale del Gorgonzola, del paese omonimo, che il prossimo settembre, raggiungerà la 25esima edizione. A ritirare il riconoscimento La presidente della Pro loco di Gorgonzola, Donatella Lavelli e la sindaca Ilaria Scaccabarozzi.
Secondo il sottosegretario D’Erano, “la premiazione si inserisce all’interno delle attività di valorizzazione del turismo esperienziale portate avanti dall’Unpli, che considera le sagre e gli eventi tradizionali strumenti fondamentali per la tutela e la promozione delle peculiarità locali, nonché per la crescita economica e culturale delle comunità. Un’occasione di confronto e crescita per il futuro delle Sagre L’evento offrirà anche un momento di confronto tra istituzioni, esperti e organizzatori delle sagre, con l’obiettivo di individuare strategie di crescita e innovazione nel rispetto delle radici culturali. Sarà l’occasione per riflettere sull’evoluzione delle sagre italiane e sul loro ruolo centrale nel turismo di prossimità, capace di attrarre visitatori alla scoperta delle tradizioni più autentiche“.
Per diventare “Sagra di qualità” occorre avere almeno 5 anni di storia ed essere supportati da operatori locali dei settori eno-gastronomico e turistico (produttori, ristoratori, artigiani, albergatori) che svolgono attività economiche correlate alla cultura del cibo. Un apposito Regolamento definisce regole univoche e condivise su tutto il territorio nazionale per l’organizzazione degli eventi di promozione dei prodotti e dei piatti tipici. La richiesta di valutazione va inviata almeno 180 giorni prima dell’evento, cui seguono l’analisi della documentazione e la verifica sul campo da parte degli ispettori nazionali Unpli. Al termine dell’iter è possibile certificare l’evento come “Sagra di Qualità”.