Cercasi un “Re Folpo”, in mancanza di asse ereditario contano solo sapore e qualità. Astenersi non referenziati. Ebbene sì, a Noventa Padovana è scattata la ricerca del re del folpo, ovvero di colui che, tra i ristoratori del territorio, sarà capace di fornire la migliore interpretazione di questo cibo tradizionale.
Il “Re Folpo”, cibo di strada di antica memoria
Ma cos’è il folpo? In dialetto viene chiamato folpo il tipico moscardino grigio che viene pescato nella laguna di Venezia e nelle sue prossimità, e che, complice la posizione strategica di Noventa e del padovano lungo le rive del Brenta e dei canali che collegano la Serenissima alle sue campagne è rapidamente assurto a cibo di strada caratteristico della zona.
I chioschi dei folpari dove nasceva la cultura del “Re Folpo”
Già nei tempi antichi era uso che le piazze di Padova e dei comuni circostanti, specialmente nei giorni di mercato, si punteggiassero di chioschi dove i “folpari” cucinavano questi molluschi secondo una specifica ricetta che prevedeva la bollitura in acqua aromatizzata con vino rosso, cipolla, sedano, carota, alloro, per poi condire il tutto con sale, limone, prezzemolo e olio extravergine d’oliva.
La Fiera del Folpo, duecento anni di storia
Un uso che si protrae ancora anche ai giorni nostri, e che a Noventa Padovana ha messo solide radici grazie alla Fiera del Folpo, manifestazione di grande successo, le cui origini datano al 1776 (con una menzione esplicita in una pubblicazione del 1862) che si celebra ogni anno la quarta domenica di ottobre, talmente radicata che nell’amministrazione comunale noventana è stato attivato un assessorato espressamente dedicato all’evento.
Dalla storia ai giorni nostri: la De.Co e il registro delle Pat venete
A ciascuna edizione la Fiera del Folpo attrae qualcosa come 200mila visitatori, affascinati oltre che dai sapori tipicamente muschiati di questa specialità unica anche dalla bellezza delle ville patrizie venete che costellano la zona, un successo che ha visto il folpo ottenere nel 2021 l’ambita certificazione di De.Co e nel 2025 l’ingresso nell’elenco delle Pat della regione Veneto.
Il Piatto di Noventa: un contest per chi propone il folpo migliore
Ora però la tradizione del folpo, normalmente confinata al periodo della fiera, diventerà un tema costante anche nel resto dell’anno: l’Assessorato alla Fiera del Folpo del comune noventano, in collaborazione con il Distretto Territoriale del Commercio “Stile&Qualità” dei comuni di Stra e Noventa promosso da Confcommercio Ascom, ha lanciato il progetto “Il Piatto di Noventa Padovana”, un contest che vede l’adesione di undici ristoranti del territorio che hanno sottoscritto un regolamento nel quale si impegnano a proporre il tradizionale folpo.
Un calendario di serate per eleggere l’ambassador del folpo di Noventa
Questi locali a partire dalla metà di febbraio saranno a turno protagonisti di un cartellone di cene incentrate sul folpo, durante le quali una giuria tecnica, composta da giornalisti e operatori del settore, e una giuria popolare, formata dai clienti paganti, assegneranno a ciascuna interpretazione del folpo un determinato punteggio. Sulla base dei punteggi acquisiti i tre migliori ristoranti si sfideranno poi a fine marzo, in una vera e propria finalissima per decidere chi sarà “l’ambassador del folpo” di Noventa.
I locali aderenti e il calendario delle serate
L’evento prenderà il via mercoledì 19 febbraio al Melograno Pub di Noventa con la presentazione del “folpo burger” per poi proseguire giovedì 20 febbraio all’Osteria da Caronte di Paluello (Venezia), dove il folpo sarà declinato sia come condimento per gli spaghetti sia in forma di frittella. La carovana farà poi tappa il 26 febbraio alla Cantina Italiana di Noventa, il 27 febbraio all’Osteria del Baccalà di Stra (Venezia), il 28 febbraio alla Gastro Piadineria 80fame di Padova, il 12 marzo al Ristorante Opificio di Noventa e il il 17 marzo alla Spiga d’Oro di Stra (Venezia).
Il folpo incontra il gelato e l’amaro
Il 18 marzo sarà la Gelateria Lecca Lecca di Noventa a essere testimone dell’originale incontro fra il folpo e il gelato, mentre il 19 marzo sarà il turno del Ristorante Ca’ Novena di Noventana. Altro appuntamento da segnalare sarà quello sempre il 19 marzo al Lu Caffè di Noventa, il luogo dove è nato l’eccellente Amaro del Folpo, utile a digerire il saporito mollusco ma anche piatti ben più pesanti, con l’ultima fermata prima della finalissima prevista invece il 24 marzo al Library Cafè di Noventa.
“Qui si trova il vero folpo”: una vetrofania per garantire la qualità
Verrà inoltre realizzata appositamente una vetrofania che i ristoratori aderenti all’iniziativa potranno esporre all’ingresso dei propri locali per segnalare a visitatori e turisti, occasionali o meno, che proprio lì si può degustare il vero folpo tradizionale.
Valorizzare a tutto tondo il territorio
Il progetto, finalizzato alla valorizzazione a 360 gradi del “folpo”, del territorio di Noventa e della sua identità, facendone una meta a tutto tondo per un turismo che ama sempre di più coniugare i sapori tradizionali con le bellezze dell’arte e dell’ambiente, una promozione che si esplica anche in chiave europea come testimoniato dal gemellaggio fra la Fiera del Folpo di Noventa e la città galiziana di Carballino, dove non a caso la specialità locale è, ancora una volta, il polpo cotto nel vino.
Da Noventa all’Europa: l’ascesa del Re Folpo è già iniziata
Ancora non è stato incoronato, ma il “re folpo” è già conosciuto e apprezzato anche fuori dai confini, una delle sfide principali che i territori sono chiamati ad affrontare, è quella di sviluppare economie resilienti e si rivela pertanto fruttuoso investire in iniziative che tengano conto delle peculiarità tradizionali e storiche promuovendo e valorizzando esponenzialmente quelle che già funzionano, consolidate nel tempo.