La ferratella è un dolce tipicamente abruzzese, che assume nomi diversi a seconda delle zone di produzione.
Il suo nome deriva dallo strumento utilizzato per cucinarla, una doppia piastra arroventata sul fuoco che stringendo la pasta sopra e sotto, dà al dolce la forma caratteristica di cialda percorsa da nervature.
Questi dolci sono nati nelle ricche famiglie abruzzesi che li cuocevano nei cosiddetti “ferri”, arnese caratteristico formato da due piastre e due lunghi manici a tenaglia; spesso le famiglie importanti li personalizzavano facendoli forgiare con lo stemma del loro casato o le loro iniziali.
Oggi i ferri hanno assunto forme diverse, spesso artistiche, floreali, anche se quelli classici sono rettangolari; per esempio per la Festa di San Valentino ne sono state realizzate a forma di cuore, in modo da fare biscotti di questo formato; un tempo facevano addirittura parte della dote delle spose.
In pratica si tratta di un biscotto cotto che assume varie forme e disegni, a seconda di quelle che hanno le varie tipologie di piastre; appartengono alla famiglia delle gaufres francesi o dei waffles anglosassoni, con una consistenza molto più sottile e croccante che le distingue dagli altri.
La preparazione
Per preparare le ferratelle serve farina, uova, zucchero, vino passito e spezie; la farina viene impastata con le uova, il vino passito e lo zucchero quindi si aggiungono le spezie un tempo piuttosto numerose ma oggi ridotte esclusivamente ai semi di anice.
Una volta preparato l’impasto, si fanno dei rotolini grossi come un dito ognuno dei quali viene sistemato sulla piastra inferiore già ben calda e unta con lo strutto, e stretto con la piastra superiore, lasciando cuocere per breve tempo prima di rivoltarla per cucinarne l’altro lato.
Quando la ferratella assume un bel colore dorato è pronta e dev’essere tolta dalla piastra, che sarà pronta per un’altra cottura, proseguendo allo stesso modo fino ad esaurimento della pasta, ungendo con lo strutto di tanto in tanto il ferro.
In alcuni casi questo dolce viene arrotolato come un cannolo e riempito di marmellata d’uva, ma anche con cioccolata o crema pasticcera; a volte, soprattutto durante le feste patronali e nel periodo pasquale, si usano due ferratelle sovrapposte farcite nel mezzo.
Generalmente le ferratelle vengono prodotti in due versioni, una consistente e croccante, l’altra soffice e tenera.