La busiata è un tipico formato di pasta originario della Sicilia occidentale, in particolare della provincia di Trapani.
L’origine del nome busiate deriva forse dal buso, un particolare ferro da maglia che, viene adoperato per lavorare la lana e il cotone.
Un’altra ipotesi, associa il termine busiate al busio, il fusto dell’Ampelodesmos mauritanicus, ovvero della disa, una graminacea tipica della macchia mediterranea che i contadini utilizzavano anticamente per legare i fasci di spighe e che le donne del posto ancora oggi utilizzano per dare la tipica forma arricciata alla pasta.
Si tratta di una via di mezzo tra bucatini e fusilli: le busiate sono attorcigliate su loro stesse in una spirale molto stretta che lascia un piccolo buco nel centro. Si trovano nella variante corta e lunga.
È un prodotto talmente radicato nel suo territorio che ha ottenuto il riconoscimento come prodotto agroalimentari tradizionali (PAT) della regione Sicilia.
La ricetta più comune delle busiate è quella con il pesto alla trapanese ma si prestano anche a tante altre varianti, poiché, grazie alla loro forma, sono in grado di trattenere bene i condimenti e i sughi corposi.
Ottima anche la versione “alla siciliana”, cioè con melanzane fritte, pesce spada, pomodorini e menta fresca o con crema di zucchine, vongole e scorza di limone, ma anche con salsa di pomodoro fresco, o sugo di pesce spada o con stufato di salsiccia.
Furono i marinai genovesi che attraccavano le loro navi al porto di Trapani a far conoscere il pesto ai siciliani; i trapanesi, in seguito, modificarono la ricetta tradizionale aggiungendo al basilico gli ingredienti tipici del loro territorio, ovvero i pomodori pizzutelli, le mandorle e il formaggio di pecora.
Nella piccola cittadina di Buseto, alle busiate è dedicata annualmente una frequentatissima sagra con un laboratorio artigianale e un’area degustazione, dove le si possono gustare con i più svariati tipi di condimento.