ra i tanti prodotti caratteristici del territorio trentino, ce n’è uno delicato e di pregio, l’Asparago di Zambana, che viene coltivato, oltre che nella località da cui prende il nome, anche in altre vallate trentine come la bassa Val d’Adige e Vallagarina, l’Alto Garda e la Valsugana.
Questo prodotto ortofrutticolo è conosciuto in questa zona fin dall’Ottocento, anche se il suo successo commerciale arriverà soltanto negli anni ’60, quando venne creato un consorzio che lo fece conoscere anche al di fuori della zona di produzione.
L’Asparago di Zambana, bianco e dal sapore delicato, è particolarmente tenero e privo di fibre; ciò è dovuto alle caratteristiche peculiari dei terreni di origine alluvionale e sabbiosi.
La raccolta degli asparagi viene effettuata tra la fine di marzo e quella di maggio ancora manualmente o con mezzi tradizionali.
Prodotto ortofrutticolo molto versatile in cucina, viene mangiato cotto, condito con burro fuso o con uova sode al burro fuso e parmigiano e nella classica salsa bolzanina; ottimi anche accanto al gorgonzola.
Viene usato nella preparazione di timballi e vellutate, insaporisce primi piatti e accompagna secondi piatti come il salmone bollito.
Viene preparato anche per accompagnare anche piatti di carne e di pesce, tra cui, nei giorni del raccolto, il capretto al forno servito con polenta nera di Storo, ma vengono serviti anche alla Bismark, alla primavera, alla veneziana, al Teroldego, al vino bianco.
L’asparago di Zambana non è di facile abbinamento; predilige comunque vini bianchi dal profumo intenso e persistente.