Tra i tantissimi prodotti tipici dell’enogastronomia italiana troviamo anche la Tiella di Gaeta, una torta salata della cucina laziale ed in particolare della nota località costiera in provincia di Latina.
È composta da due dischi di pasta morbida, che vengono uniti schiacciandoli con le dita, al cui interno c’è un ripieno che può variare a seconda del gusto di chi la prepara, cioè con ingredienti di terra oppure di mare.
La pasta sfoglia dei due dischi è simile a quella della pizza ma richiede una lavorazione manuale un po’ più accurata.
Un tempo la Tiella di Gaeta era un piatto povero che si preparava con ingredienti semplici e poco costosi e che si conservava per diversi giorni.
Tiella di Gaeta, una ricetta antica
Apprezzata già ai tempi dei Borboni, in seguito è diventato uno degli alimenti più comuni che gli emigranti di Gaeta portavano con loro durante i lunghi viaggi in cerca di una vita migliore.
Sono tante le ricette della Tiella di Gaeta, le più note sono quella di polpi a quella alla scarola, e traggono spunto dalla fantasia delle massaie di Gaeta che, spesso, creano un ripieno con gli avanzi di cucina, come ad esempio quella di alici, cozze, calamari, ricotta e zucchine, salsiccia e broccoletti, cipolle e melanzane, scamorza e tanti altri modi diversi.
Tiella di Gaeta, la preparazione
Per la preparazione bisogna mescolare il lievito con sale e olio in una ciotola con acqua tiepida, aggiungere la farina un po’ per volta ed impastare fino ad ottenere un composto omogeneo, poi si lascia lievitare l’impasto coperto per circa 30/40 minuti.
Quando l’impasto è ben lievitato va diviso in due parti in modo da creare i due dischi, uno per la base e l’altro per il coperchio.
A questo punto si stende la sfoglia-base che non deve superare lo spessore di un centimetro e la si dispone su una teglia precedentemente unta d’olio, quindi si versa il ripieno e lo si copre con il secondo disco.
Il ripieno, come detto, può essere vario, a seconda della fantasia del cuoco, pasticcere o della massaia che la fa in casa; tranci di polpi e calamari amalgamati con passata di pomodoro oppure prodotti dell’orto con la mozzarella o la scamorza e ancora salsiccia e broccoletti, o mille varianti diverse.
La Tiella di Gaeta adesso va chiusa lungo il bordo con la pressione delle dita, formando le cosiddette “pizzoccole”, cioè una cornice ondulata lungo tutto il perimetro della pasta.
Con una forchetta si devono praticare dei fori sulla superficie, prima di spalmare con una passata d’olio extravergine d’oliva e di infornare a 180° per 30/35 minuti a forno statico.