La Riganella è un dolce pasquale risalente al tardo Medioevo tipico delle comunità Arbëreshë della Presila Greca nella fascia jonica, che sono cioè gli albanesi d’Italia sbarcati nel nostro paese per sfuggire alle persecuzioni turche/ottomane, ma in particolar modo di Vaccarizzo Albanese, in provincia di Cosenza. Viene preparata anche in altri paesi della Calabria, dove talvolta assume il nome di Riganata.
Un tempo si preparava tra il mercoledì e il venerdì della Settimana Santa e si consumava solo dopo il mezzogiorno del Sabato.
La forma della Riganella simboleggia il concetto di rigenerazione ciclica della vita, che si esprime attraverso la forma del cerchio e della spirale, concetto diffuso nell’iconografia bizantina. Il nome della Riganella deriva dalla presenza dell’origano (rigan) ingrediente insolito nelle ricette dolciarie. Un’antica ricetta che viene tramandata di madre in figlia.
La preparazione
Il panetto ottenuto si divide in pezzi; ogni pezzo deve essere steso con uno spessore molto sottile per ottenere la croccantezza in fase d cottura. Una volta steso, si distribuisce sopra olio d’oliva, zucchero e il ripieno che varia in base ai gusti.
A questo punto, si taglia il tutto in tre strisce e ognuna di esse si chiude nel senso della lunghezza. Ottenuta la striscia arrotolata, si gira su sé stessa ottenendo la forma di una spirale. Se si desidera una forma maggiore, a questa prima base si può unire un altro pezzo intorno, così la spirale risulterà più grande.
Sapori d’Arberia
A Vaccarizzo Albanese la ricetta della Riganella si tramanda da generazione in generazione da oltre tre secoli ed è un pò più elaborata negli ingredienti.
Manca l’origano ma è arricchita con noci, mandorle, uva passa, liquori vari e olio d’oliva; tutto il composto viene avvolto nella sfoglia a forma di spirale.
A Vaccarizzo Albanese si possono degustare questi tradizionali dolci, preparati con le antiche ricette nel laboratorio artigianale “Gli Antichi Sapori“, preparati dalle abili e sapienti mani della signora Dina.