La Patata Quarantina Bianca di Genova è la più nota, per diffusione e bontà, tra le patate tradizionali del territorio montano genovese, conosciuta nella sua zona di produzione da oltre 150 anni, anche se alcune sue caratteristiche rimandano ad una varietà conosciuta già a fine Settecento.
Si tratta di una varietà semiprecoce, di media conservabilità, adatta ai terreni sabbiosi di montagna; i tuberi sono tondeggianti ed irregolari, con gemme medio profonde e con sfumature rosa alla base delle gemme; il colore della buccia è chiaro, la pasta è bianca, di tessitura fine e compatta, i fiori sono bianchi.
E’ una patata adatta per tutti gli usi di cucina, ottima per gnocchi, oppure unita con lo stoccafisso in umido, la trippa o con le trenette al pesto.
Viene coltivata in tutto l’entroterra di Genova e del Tigullio, dov’è nota con diversi nomi locali, fra i quali Bianca di Torriglia, Bianca di Montoggio, Bianca dei Casoni o, più diffusamente, Quarantina, che rimanda al breve periodo di 40 giorni del suo ciclo colturale.
La sua coltivazione venne abbandonata a favore di altre varietà e fino ad una quindicina d’anni fa sembrava praticamente scomparsa o relegata agli orti domestici di poche famiglie di coltivatori.
Lentamente, grazie all’azione del comitato costituito per favorirne il recupero, la Quarantina è stata progressivamente selezionata con cura, nuovamente moltiplicata e ora, insieme ad altre varietà tradizionali, è promossa e tutelata dal Consorzio della Quarantina, alla quale nella zona e nelle vallate dove si produce sono anche dedicate diverse Sagre.