Le cime di rapa, dette anche “broccoletti di rapa” sono ortaggi tipicamente pugliesi che si consumano soprattutto in autunno – inverno; tra le diverse varietà, nella zona di Fasano, in Puglia, si coltiva quella tardiva.
Si usano le infiorescenze in boccio, assieme alle foglie più tenere; i boccioli sono di colore verde di diversa tonalità mentre le foglie più giovani sono piccole.
E’ un ortaggio frutto del lavoro di lunghi anni di selezione operata principalmente dagli agricoltori pugliesi, che prende il nome dall’epoca di raccolta, dalla durata del ciclo colturale e dalla località di coltivazione.
Un sapore caratteristico
La cima di rapa ha un sapore caratteristico, si consuma esclusivamente cotta, in numerose ricette spesso in abbinamento a purè di fave, orecchiette, fagioli, farinella, ed altre verdure.
A Fasano, le rape medio-tardive e tardive vengono trapiantate in autunno e talvolta in febbraio, e raccolte circa sei mesi dopo.
La cima di rapa si differenzia dalla rapa comune soprattutto per il differente ciclo vegetativo e per la radice fascicolata e non fittonante, che può raggiungere dimensioni anche notevoli, fino a oltre un metro di altezza nelle varietà tardive.
Le foglie sono generalmente lisce, dentate, allungate e di colore verde scuro; le infiorescenze, quando completamente sviluppate, sono larghe dai 5 ai 10 cm con petali di colore giallo vivo; le radici tendono a svilupparsi piuttosto in superficie.
La raccolta della cima di rapa deve avvenire quando le infiorescenze sono ben sviluppate, ma comunque prima dell’apertura dei fiori, per evitare il decadimento della qualità complessiva dell’ortaggio.
Si asportano con un coltello ben affilato o con una forbice le estremità superiori della pianta, con i fiori e le foglie circostanti, avendo cura che la lunghezza dello stelo raccolto non superi i 15-20 cm di lunghezza.
In questo modo si darà la possibilità alla cima di rapa di rivegetare più volte, garantendo altri raccolti per diverse settimane.