La ciliegia di Bracigliano IGP è una tipicità della Valle dell’Irno, della quale si coltivano diverse varietà di particolare pregio commerciale; si estende principalmente su due comuni, Siano e Bracigliano, ove essa è più diffusa e appartiene alla varietà tardiva locale denominata “Spernocchia”, che matura dalla seconda metà di giugno alla prima di luglio, dando il benvenuto all’estate tingendo di rosso le colline dell’Agro coi suoi frutti di colore vivo tendente allo scuro, dalla polpa succosa e dolce.
L’Indicazione Geografica Protetta della Ciliegia di Bracigliano è riconducibile anche ad altre cultivar, tutte considerate eccellenze ortofrutticole italiane, come la Sciazza, Pagliaccia, nota anche come Pagliaccio o Pallaccia, Don Carmelo, Silvestre, Bigarreau Burlat, Baron Picella, Palermitana e Principe.
Il ciliegio in Campania
La presenza del ciliegio quale elemento caratterizzante l’agricoltura e l’economia del territorio è testimoniato da diverse fonti già a partire dal 1556; la “Ciliegia di Bracigliano” si caratterizza per una forte e antica reputazione, la sua produzione svolge infatti da decenni un ruolo di rilievo nell’economia del Salernitano e negli anni ’50, infatti, si produceva un terzo delle ciliegie della Campania, che era, all’epoca, la prima regione cerasicola italiana; sul territorio di produzione il ciliegio trova le migliori condizioni per l’ottimale vegetazione della pianta e lo sviluppo dei frutti.
La ciliegia di Bracigliano proviene da un territorio tradizionalmente vocato alla produzione delle ciliegie, definito nel tempo “’A terra de cerase” e le conoscenze tecniche acquisite nel corso dei secoli dai produttori, con particolare riguardo ad un’imponente opera di salvaguardia delle biodiversità genetiche, adattate alle condizioni locali, hanno contribuito a renderla un prodotto di qualità riconosciuta.
I successi ottenuti
L’importanza economica e culturale dell’oro rosso di Bracigliano è stata testimoniata nel corso degli anni da numerose edizioni di fiere e sagre, come la “Festa della Ciliegia” nel comune di Bracigliano che si svolge a fine maggio e rientra tra le manifestazioni gastronomiche più conosciute della provincia di Salerno.
Più volte la ciliegia di Bracigliano ha riportato lusinghieri successi in competizioni specialistiche nazionali; nel 2011 infatti questo prodotto ha ottenuto dall’A.M.D.M.I. – Associazione dei Direttori di mercati ortofrutticoli all’ingrosso – la denominazione di “Migliore Ciliegia d’Italia”, e compare come ingrediente base di molte ricette; si utilizza per i dolci ma anche per decotti, confetture, risotti, fondute, accompagnata alla pancetta arrotolata cilentana e a molteplici salumi del Cilento, glassata con un gambo di cioccolato per decorare il tradizionale babà o la «Zizzinella» del Maestro pasticciere Giuseppe Palumbo a base di ricotta di bufala, nocciole e ciliegie sotto spirito.
Di essa trattano siti specializzati come Top Food Italy o Torte e dintorni, è ben conosciuta tra gli chef affermati come Sal De Riso, noto per la sua maestria nel settore dolciario che la decanta sui suoi canali social, Rocco Iannone e altri emergenti che la utilizzano nelle loro creazioni.
I dati più recenti riportano la presenza di circa 500 aziende agricole ed alcune aziende di commercializzazione della Ciliegia di Bracigliano IGP, se però questo prodotto tipico ormai è preceduto dalla propria fama, il merito è anche di Angela Pergamo, una gran lavoratrice, titolare della “Bracigliano Ciliegie”, un magazzino di lavorazione e confezionamento dei frutti che poi confluiscono nella grande distribuzione per esportare ovunque il sapore di un prodotto eccezionale dalle molteplici proprietà benefiche.