La ricetta della Ciambelle scottolata di Cori risale agli anni 50, quando la signora Luisetta con il marito Quinto Ciardi cominciarono la loro avventura con la gestione di un piccolo forno a legna sito nel cuore del paese.
E’ all’interno di questo piccolo forno a legna che nonna Luisetta inizia ad impastare, con quei pochi ingredienti che il territorio di Cori offriva, cioè vino, olio, zucchero, farina e uova, dei piccoli dolcetti a forma di ciambella.
La ricetta delle ciambelle scottolate, assieme a tante altre, è stata recuperata da Barbara Ciardi, nipote della signora Luisetta, che le prepara ancora oggi secondo quanto scritto nello storico ricettario custodito gelosamente con molta cura e rispetto.
Si tratta di ciambelle friabili e leggere che si caratterizzano sia per la forma un po’ irregolare a fiore o “a canestro”, sia per l’impiego dell’uovo fra gli ingredienti. Il termine deriva dalla tecnica di produzione che prevede una doppia cottura, prima in acqua e poi in forno.
Ciambella scottolata di Cori, la ricetta
Si preparano con farina di grano tenero, uova intere, olio di arachide, zucchero, lievito; vengono prodotte amalgamando la sera prima tutti gli ingredienti
L’impasto viene poi lasciato all’interno dell’impastatrice in modo da favorire una lievitazione naturale per almeno 12 ore. Il giorno successivo l’impasto viene lavorato un’ora aggiungendo man mano olio extravergine di oliva fino ad ottenere un impasto omogeneo e liscio.
L’impasto viene posto sul banco in marmo per la lavorazione manuale che consiste nella formazione di filoncini lunghi circa 15 cm sui quali vengono praticati lungo i lati tre tagli e poi richiusi alle estremità a formare una ciambella.
Le ciambelle vengono lasciate riposare per circa 15 minuti su tavole di legno e successivamente cotte in acqua bollente; una volta bollite vengono poste ad asciugare per circa 3-4 ore circa e poi cotte in forno a gas per 50 minuti circa a 230°C.
La ciambella, di colore marrone, ha la forma di un fiore, di grandi dimensioni, e si caratterizza per leggerezza, friabilità e croccantezza.
Completano il profilo organolettico l’elevata intensità olfattiva con note di farina, olio e uovo, abbinate a sentori di tostato. Al gusto si presenta dolce, ma non troppo, in quanto povera di zucchero, e con una lieve nota salata.
Dopo il prosciutto cotto al vino, ora anche la Ciambella scottolata di Cori è diventata un prodotto De.Co., a Denominazioni Comunali di Origine, nell’ambito di un più vasto progetto che mira a sostenere l’economia locale dei comuni del Lazio, che possono trovare nelle produzioni tipiche del territorio una risorsa su cui riprogrammare il proprio sviluppo.
L’obiettivo è tutelare la diversità e la qualità dei prodotti agroalimentari e, nello stesso tempo, concorrere a far emergere la specificità di ogni singolo comune.