La Burrida alla Casteddaia è un’antica pietanza della tradizione popolare del sud dell’isola e cagliaritana in particolare, di probabile derivazione fenicia.
Un tempo apparteneva alla cucina povera, mentre oggi viene servita come prelibato antipasto di mare nei ristoranti tipici della costa, sia come secondo piatto che come antipasto
Si tratta di pesce marinato in una salsa bianca di aceto con noci, pinoli, cipolle, ed altri aromi, come alloro, sale e pepe; come pesce solitamente si usa il gattuccio di mare o il palombo, di cui si usa il fegatino per preparare la salsa.
Il pesce va spellato e svuotato delle interiora, tagliato a piccole listarelle e fatto bollire in acqua salata fin quando cambia colore, dopo di che si scola e si lascia raffreddare.
Una salsa davvero speciale
Per la salsa si deve tritare il fegato del pesce che va unito al trito di cipolle, alle noci ed all’aglio, precedentemente messe a soffriggere, continuandone la cottura sempre mescolando ed aggiungendo aceto.
Sistemata la salsa calda sul fondo di una terrina, si fanno quindi alcuni strati alternati con il pesce e foglie d’alloro; a questo punto si copre la Burrida e la si lascia raffreddare prima di metterla in frigorifero per almeno 24 ore.
Ha una durata anche di una settimana e acquista ancora maggior sapore dopo due tre giorni di marinatura.