L’ Olio di Cartoceto, il primo olio ad avere la denominazione Dop nelle Marche, e tutt’ora l’unico, è un prodotto poco conosciuto al di fuori della zona di produzione.
Si tratta di un prodotto di ottima qualità, soprattutto grazie al microclima del posto, particolarmente favorevole a questa coltura, mitigato dalla presenza del mare e protetto dai venti freddi grazie ai rilievi appenninici.
In virtù di tali caratteristiche ambientali, cui si aggiungono quelle specifiche delle cultivar utilizzate, si ottiene un olio gentile, tendente al dolce, senza spunti piccanti e perfetto per accompagnare una cucina garbata e costituita da sapori delicati.
Le varietà coltivate sono principalmente il leccino, il frantoio, la ragiola, il pensolino e il moraiolo, utilizzate separatamente o attraverso una sapiente miscelatura nella preparazione dell’olio.
Olio di Cartoceto, la raccolta rigorosamente a mano.
Le olive sono raccolte rigorosamente a mano o attraverso la pettinatura meccanica, mentre è bandita la bacchiatura, ovvero lo scuotimento dei rami con bastoni, tecnica che può danneggiare la struttura dell’oliva.
Il suo colore è verde intenso, con odore fruttato e gusto armonico ed è davvero ottimo servito o per il condimento di piatti delicati a base di pesce o verdure.
L’Olio di Cartoceto, detto anche “l’oro delle Marche”, è particolarmente adatto su crostini di pane o come condimento di piatti a base di pesce o verdure, ma anche per condire le carni, meglio se cotte in modo semplice e prive di intingoli o rosolature.
Il piccolo borgo marchigiano in Provincia di Pesaro-Urbino, bagnato dal fiume Metauro, disposto a ventaglio sulle pendici di un colle, dedica annualmente al suo prodotto nel mese di novembre una frequentatissima mostra-mercato dell’Olio Dop che attira moltissimi visitatori anche da lontano e dove, oltre all’olio, trovano ampio gradimento anche i numerosissimi prodotti tipici del Montefeltro e delle Marche.