La lavanda è una pianta leggendaria e viene coltivata da più di 2500 anni; le sue origini sono incerte, ma fu probabilmente Plinio il Vecchio a citarla per la prima volta con il nome di stoecha.
La lavanda ha molte proprietà: sedative, antispastiche, antinfiammatorie, antimicrobiche e perfino ipocolesterolemizzanti, oltre che afrodisiache. Nell’antichità si credeva che la dea Venere ne facesse grande uso, ed era la pianta sacra della dea Ecate, protettrice delle streghe e della magia bianca.
Secondo la tradizione il suo nome proviene dal latino “lavare” e fu sfruttata già dai romani, che la impiegavano nei bagni termali. Dall’ottocento il suo olio essenziale viene utilizzato nella cosmesi e nell’aromaterapia.
La lavanda in cucina
La lavanda trova sempre più impiego anche nella cucina. in primis si fa il miele di lavanda, ma anche i biscotti, la birra, il digestivo, i gelati.
Si può cucinare lo squisito risotto alla lavanda e persino produrre il formaggio! Ma l’arte del suo impiego alimentare sta nella capacità di dosarla bene, come sa fare solo Renzo Stucchi, proprietario dell’agriturismo “La Piantana” situato ad Arlena di Castro nella Tuscia laziale, in prossimità del lago di Bolsena.
Là, tra i campi di lavanda che si estendono a vista d’occhio, sorgono delle belle case sugli alberi in stile glamping hi-tech firmate dall’architetto francese Alain Laurens, con tanto di orto biologico e percorso sensoriale. Un paesaggio mozzafiato, fiabesco, letterario in stile calviniano.
Qui nasce quel miele di lavanda biologica, i cui alveari sono stati posizionati lontano da coltivazioni intensive e fuori dall’inquinamento.
Renzo Stucchi cominciò a lavorare come garzone in una delle più famose pasticcerie di Milano, poi per 27 anni lavorò per la Cacharel, come ad della maison francese in italia. ad apice della carriera, assieme alla moglie Rosella Ranconi, decise di perseguire un suo sogno e di fondare “La Piantana” nel 2005. La sua sfida era più grande: trasformare la Tuscia in Provenza laziale. Oggi ci sono una decina di agricoltori che coltivano la lavanda in questa zona e si è arrivati a un centinaio di ettari.
Tuscania, l’antica città etrusca, è diventata la capitale della Provenza laziale e ogni anno a luglio qui si celebra la festa della lavanda.
In questo caso il candidato al premio del Gruppo del Gusto della stampa estera non è solo il miele biologico di lavanda prodotto da “La Piantana”, ma anche tutta la lavanda di Tuscania con il lavoro dei suoi produttori.
Dietro quel barattolo di miele si cela un sogno italiano, un’eccellenza, un amore per il territorio e per una pianta antichissima.