Il vino “Colli Aprutini” Igp, che si coltiva in questa zona fin dal tempo della presenza dei Greci, viene prodotto in un vasto territorio della provincia di Teramo; le tipologie previste sono bianchi, anche frizzante e passito; rossi, anche frizzante, passito e novello; rosati, frizzante e novello.
Secondo il disciplinate, tutti vini devono essere ottenuti da uve provenienti da vigneti composti da vitigni: Pinot bianco, Pinot grigio, Chardonnay, Passerina, Bombino bianco, Verdicchio, Sauvignon, Cococciola, Vermentino, Malvasia, Montonico, Pecorino, Riesling, Moscato in una percentuale dell’85%.
Il territorio di produzione di questa tipologia di vino ha un microclima ideale, generato dalle forti escursioni termiche tra giorno e notte per la benefica vicinanza sia al mare che alla montagna.
La vocazione di questi terreni di natura argillo-limosa con intercalazioni più sciolte nella parte litoranea, con pendenze in genere piuttosto contenute e buone esposizioni, è particolarmente adatta per la viticoltura e l’olivicoltura, colture che determinano uno sfruttamento normale del suolo e lo preservano da fenomeni di erosione accelerata.
La zona di produzione comprende un’estesa fascia collinare litoranea, e la collina interna e pedemontana che si spinge sino ai piedi del massiccio del Gran Sasso ed i Monti della Laga.
Le operazioni di vinificazione devono essere effettuate all’interno del territorio regionale e nella vinificazione sono ammesse soltanto le pratiche enologiche atte a conferire ai vini le proprie peculiari caratteristiche.
La resa massima dell’uva in vino finito, pronto per il consumo, non deve essere superiore al 80% per tutti i tipi di vino, ad eccezione del passito che non deve essere superiore al 50%.
Le uve destinate alla produzione del “Colli Aprutini” Igp devono assicurare ai vini una gradazione alcolica minimo di 9,5° per la tipologia bianco; 10,0° per le tipologie rosso e rosato; 10,5° per le tipologie con specificazione di vitigno.