Il provolone del Monaco DOP è un formaggio semiduro a pasta filata prodotto esclusivamente con latte crudo, tipico della Penisola Sorrentina.
L’origine del nome proviene dal cenno storico che fa riferimento al mantello dei trasportatori per proteggersi dall’umidità e dal freddo che via mare introducevano il formaggio a Napoli, al tempo capitale del Regno delle Due Sicilie, attraccando nel porto alle prime luci dell’alba, facendo loro assumere l’aspetto di monaci con indosso un saio.
Si hanno testimonianze dell’allevamento di bestiame nei Monti Lattari già dal 260 a.C., quando i primi abitanti trasformarono i boschi in terreno coltivabile per iniziare ad allevare animali domestici, principalmente bovini lattiferi, favorendo lo sviluppo della prima tradizione culturale ed economica della zona.
Negli ultimi secoli dello scorso millennio, grazie ai Borboni, vennero introdotte nuove specie incrociate tra loro, come i meticci di Bruna e Podolica con la razza Jersey, creandone una nuova detta Agerolese che nel 1952 venne presentata al Ministero dell’Agricoltura per essere registrata e ufficializzata.
Oggi i bovini vengono allevati soltanto ad Agerola e Gragnano, producendo latte di altissima qualità e sono considerati specie protetta a rischio di estinzione.
Il microclima della Penisola Sorrentina
Il Provolone del Monaco, ma anche la scamorza e il fior di latte di Agerola, sono sempre stati noti per la loro bontà derivata dalla tradizionale stagionatura e dal microclima che caratterizza gli ambienti in cui vengono riposti, conferendogli un aroma e un gusto molto intenso.
Dopo 7-8 mesi il provolone tende a ingiallire ulteriormente inspessendo la crosta e diventando più consistente, con un retrogusto piccantino.
Sono molte le ricette gourmet preparate dagli Chef in tutto il mondo che hanno come elemento fondamentale questo particolare formaggio; le più apprezzate sono sicuramente i Paccheri di Gragnano con melanzane e provolone, gli spaghetti alla Nerano e gli spaghetti ai limoni, una peculiarità della Costiera Amalfitana.
Nel 2009 si è registrata una produzione certificata di Provolone del Monaco di oltre 100 tonnellate corrispondenti a 12.500 formaggi, esportati in tutto il mondo.
Si arriva al riconoscimento della DOP soltanto nell’ultimo decennio, dal momento in cui si torna ad avere un interesse crescente verso i prodotti di qualità tipici del territorio e il recupero delle antiche tradizioni agroalimentari, con una progressiva rivalutazione del territorio dei Lattari.