Il Pan de Mej, conosciuto anche come pan meino o pane dei poveri,è un dolce tipico lombardo, in particolare delle provincia di Milano e delle località lariane; il suo nome deriva dalla parola miglio, ingrediente molto usato in passato che, mescolato ad altre farine, serviva per fare il pane.
E’ una sorta di biscotto rustico a base di farina di mais, quella per la polenta, che ha sostituito quella di miglio utilizzata in origine e che ha dato il nome “pan de mej”, o pane di miglio, a questo prodotto.
Col passare del tempo, il pane di miglio si trasformò in un dolce zuccherato che, per tradizione veniva preparato il giorno di San Giorgio il 23 aprile.
Per farlo si deve sciogliere il burro e quindi farlo raffreddare; a parte si prepara un composto cremoso di zucchero, vanillina e uova sbattendo con una frusta per alcuni minuti, cui viene poi aggiunto il burro fuso ed un pizzico di sale, mescolando bene l’impasto.
Quindi si lavora la farina gialla fine di semola mescolata con quella bianca e il lievito fino ad avere un impasto abbastanza morbido. Un tempo vi si mescolavano fiori di sambuco secchi o freschi, per dare loro quel caratteristico aroma.
Con questo impasto si fanno delle palline da schiacciare a formare dei biscotti rotondi di otto-dieci centimetri di diametro, con peso di poco meno di un etto, sistemandoli su una teglia foderata con la carta da forno e cospargendoli di zucchero semolato e di fiori di sambuco.
La cottura dei Pan de Mej dura una ventina di minuti nel forno già ben caldo, ad una temperatura di 180°.
Al termine della cottura i biscotti si cospargono di zucchero a velo; prima di servirli o metterli in vetrina per la vendita, devono essere lasciati raffreddare.