Come tantissimi altri prodotti tradizionali italiani, anche il limoncello viene prodotto praticamente in quasi tutt’Italia, a livello familiare, artigianale o industriale, ed esportato con successo in tutto il mondo.
L’usanza fu appresa dagli arabi che ancora oggi, presso le tribù nomadi, usano raccogliere bucce di limoni ed arance e farle fermentare in recipienti di terracotta insieme al distillato di segala ed orzo cui aggiungono, al termine dell’infusione, sostanze dolcificanti, zafferano e paprika, che quindi travasano in contenitori ricavati dalle zucche, dove mantiene inalterate le sue proprietà per molti mesi.
A rivendicarne la paternità nel nostro paese, come si sa, è la costiera amalfitana, dove gli alberi di limoni sono numerosi quanto gli scogli delle sue coste e dove questo liquore, inserito tra i prodotti Igp, è stato perfino brevettato.
In questo territorio nella produzione del liquore si utilizzano esclusivamente il “femminello”, il limone di Sorrento Igo, il Limone Costa d’Amalfi Igp o “sfusato” amalfitano, di forma ellittica, grandi dimensioni e buccia molto spessa, ruvida e ricca di oli essenziali.
Il limoncello della Liguria
La Liguria, soprattutto nella riviera delle Cinque Terre, è la seconda zona tipica di produzione; qui lo stesso prodotto si chiama limoncino; l’unica differenza con l’analogo prodotto campano sta nella scelta dei limoni, che devono essere esclusivamente della riviera ligure delle Palme o della zona delle Cinque Terre.
Il limoncello calabrese speziato
Esiste inoltre una terza variante del limoncello, quella calabrese; questo prodotto, a differenza dei precedenti, è più chiaro, leggermente meno dolce e talvolta risulta anche speziato con la paprica.
Per il resto la preparazione di base è comune; ovunque venga prodotto il limoncello è ottenuto mediante la macerazione delle scorze di limone in alcool, che viene poi diluito con acqua e zucchero.
Si ottiene un liquore di colore giallo più o meno intenso, da consumare di solito ghiacciato, come digestivo alla fine dei pasti, oppure come aperitivo; viene spesso usato anche nella preparazione di dolci, macedonie, gelati e sorbetti.
In realtà la produzione del limoncello è legata alla presenza degli agrumeti, in questo caso dei limoneti, quindi ormai lo si produce in molte zone ed anche molte famiglie che acquistano i limoni nei mercati lo preparano da sé per l’autoconsumo con ricette anche personalizzate.
In Calabria, con lo stesso metodo per fare il limoncello, si producono anche liquori con agrumi diversi come il liquore di cedri, di arancia, di limetta o di bergamotto.