Il Fagiolo della Regina di San Lupo è un particolare fagiolo, una varietà locale molto antica, che si è conservata inalterata fino ai giorni nostri e che non ha subito alcun miglioramento selettivo ad opera dell’uomo in tempi recenti.
Infatti, i suoi fusti si sviluppano in altezza in maniera consistente rispetto alle normali cultivar e necessitano di una rilevante quantità d’acqua, senza la quale non riescono a maturare.
Inoltre, non avendo avuto un processo selettivo finalizzato ad una maggiore resistenza e produttività della varietà, il Fagiolo della Regina è facilmente soggetto all’attacco di insetti e parassiti che ne riducono in modo consistente la produzione.
il Fagiolo della Regina di San Lupo
Nonostante questi aspetti negativi, questo fagiolo possiede ottime qualità nutritive, un’alta digeribilità e una morbidezza e dolcezza particolare.
Si semina tra giugno ed agosto; la fioritura ha inizio dopo almeno venti giorni dalla nascita ed in 2–3 giorni cadono i petali e inizia la crescita del baccello.
Questa pianta attecchisce quasi esclusivamente nel territorio di San Lupo, in piccole coltivazioni collinari ad uso domestico, grazie alle particolari caratteristiche climatiche e del suolo, in particolare temperatura, umidità, qualità delle acque e struttura del terreno, che ne favoriscono la crescita.
L’origine del nome
Il suo nome deriva da un fatto storico che vede protagonista il cavalier Achille Jacobelli, noto personaggio di questo paese di metà Ottocento, frequentatore della corte del re Federico di Borbone a Napoli, il quale ne donò un sacchetto alla regina Maria Teresa, che li gradì molto, tanto che il cavaliere decise che da qual momento i fagioli di San Lupo sarebbero diventati, in suo onore, i Fagioli della Regina.
Ogni anno, nel terzo fine settimana del mese di luglio, viene organizzata, dalla Pro Loco San Lupo, la manifestazione “Antichi sapori…il Fagiolo della Regina”.
L’evento rappresenta un momento di promozione e di valorizzazione di un prodotto di nicchia, offrendo la possibilità ai visitatori di degustare un sapore di altri tempi, oltre a rappresentare l’unica vetrina dove poter acquistare questo raro fagiolo.