Il Carciofo spinoso di Pompeiana è un prodotto tipico di questo piccolo borgo della provincia di Imperia, i cui terreni che non sono coltivati a “fiori e foglie ornamentali” o a “mazzeria”, sono infatti per lo più occupati dalle coltivazioni di questo ortaggio.
Il Carciofo spinoso di Pompeiana, d’antica memoria
Di origine mediterranea, la pianta del carciofo è molto antica; se ne trova traccia in alcuni documenti in Sicilia di circa 2000 anni fa; alcune fonti affermano che il carciofo sia uno stretto parente del cardo domestico, entrambi derivanti da quello selvatico, la cui selezione ha favorito nel primo lo sviluppo dell’infiorescenza e nel secondo la nervatura delle foglie.
La pianta era comunque nota già in epoca romana, ma è a partire dal quattrocento che viene coltivato in modo sistematico.
Come tutti i carciofi anche lo spinoso è molto ricco di fibre e discreta quantità di ferro, potassio, fosforo, calcio e magnesio oltre ad elevate quantità di vitamine A, B1, B2, B9 e C. Altre sostanze benefiche contenute nei carciofi sono la cinarina, che stimola la secrezione biliare e cura le lesioni del fegato, e l’inulina, uno zucchero non dannoso per i diabetici.
Mangiare carciofi favorisce inoltre l’eliminazione di trigliceridi e del colesterolo, depurando anche il fegato; sono inoltre in grado di calmare la tosse e contribuire alla purificazione del sangue, fortificare il cuore e dissolvere i calcoli renali.
Una ricerca pubblicata su “Nutrition and Cancer” afferma che che i polifenoli del carciofo possono contrastare l’azione ossidativa dei radicali liberi e interferire con i processi molecolari che trasformano le cellule in elementi tumorali.
Come praticamente tutti gli ortaggi, i carciofi crudi sono poco calorici: 100 g apportano solo 22 kcal. ; nella gastronomia nazionale, dove hanno un ruolo di rilievo, le cose cambiano.
Le sue foglie sono di colore verde tendente al grigiastro sulla pagina inferiore; quelle giovani e vicine al capolino sono lanceolate, con margine intero o poco seghettate, mentre quelle adulte hanno i margini più frastagliati.
Il capolino principale ha una forma conica-allungata di colore verde, con marcate sfumature viola-brune e con spine pungenti sulle brattee.
Carciofo spinoso di Pompeiana, uno dei più gustosi
Questa varietà di carciofo viene considerato tra i migliori, sia per la ricchezza di principi attivi che si accumulano nei capolini, ma soprattutto per la loro croccantezza e tenerezza.
La produzione media di ogni pianta si aggira intorno ai 6-8 capolini; la “carciofaia” viene generalmente rinnovata ogni due-tre anni, mettendo a dimora i carducci in giugno-luglio, prelevandoli da piante madri coltivate nel paese al solo scopo riproduttivo.
I terreni argilloso-calcarei di Pomepiana, assieme alle temperature miti anche in inverno e la scarsa umidità, ne permette la maturazione precoce; la raccolta va da ottobre ad aprile; i capolini, di dimensioni medie, sono recisi lasciando circa 20 – 30 cm di gambo e tutte le foglie presenti; l’asportazione anticipata del capolino principale influenza favorevolmente la ramificazione successiva e quindi la formazione dei capolini secondari.
Per essere di buona qualità e consentire una buona riuscita gastronomica, il carciofo deve avere una punta chiusa con le foglie esterne di colore verde scuro, mentre il gambo deve essere morbido e senza pieghe.
Il Carciofo spinoso di Pompeiana è particolarmente adatto per il consumo fresco, che avviene per lo più a livello locale o provinciale, in quanto la sua commercializzazione non è particolarmente ampia.