A Peseggia, frazione del territorio di Scorzè, in provincia di Venezia, viene coltivata, assieme a molti altri ortaggi, una varietà particolare di pisello, il Biso di Peseggia.
Le varietà di pisello oggi coltivate negli orti locali sono il frutto di selezioni che derivano da forme spontanee risalenti al neolitico, presenti nell’Europa meridionale e in Asia occidentale. La coltivazione si diffonde in Europa dopo il XVI secolo anche se forse era già nota epoca romana.
L’acqua non manca
L’ambiente agrario della zona è tra i più fertili e ricchi d’acqua della provincia veneta; si caratterizza inoltre, dal punto di vista paesaggistico, per la conservazione di un’organizzazione agraria tipica degli ambienti di antica bonifica. Nonostante la forte antropizzazione del territorio permangono siepi e alberature disposte lungo i fossi o a divisione dei campi normalmente di piccole dimensioni, sistemati con baulature centrali e “cavini” ai lati. Il territorio del Comune di Scorze è a pieno titolo inserito nella zona delle risorgive del Sile, così come anche per il radicchio di Treviso IGP. Il terreno è di medio impasto profondo e solo in qualche zona marginale caratterizzato dalla presenza di concentrati di carbonato di calcio; la tessitura in superficie è media e moderatamente fine in profondità. La lavorabilità del suolo è ottima e la fertilità invidiabile, specifica per una coltivazione ad accrescimento rapido come il pisello. La tradizionale disponibilità di buon letame, ora molto meno frequente di un tempo per la drastica riduzione delle stalle tradizionali, ha sicuramente favorito lo svilupparsi di tale coltivazione e inoltre ha contribuito ad arricchire la fertilità del suolo.
È una coltura tipicamente primaverile di facile realizzazione a condizione di disporre di abbondante manodopera. La coltura sopravvive e, con i noti limiti, rimane vivace soprattutto grazie all’abitudine degli abitanti della zona e dei comuni limitrofi di fare scorta di piselli nella giusta stagione e conservarli nei congelatori familiari; i piselli d’altro canto si prestano particolarmente al congelamento conservando praticamente inalterate, per mesi, le caratteristiche nutrizionali e organolettiche.
Data appunto la fertilità della terra di questa parte del Veneto, grazie all’abbondanza di acqua risorgiva, la coltivazione dei piselli è una consuetudine antica apprezzata anche dai Dogi della Repubblica Veneta.
Vengono raccolti da fine maggio a quasi tutto giugno; sono piselli minuscoli, teneri e dolcissimi, commercializzati sia nei mercati rionali della zona che nel dettaglio tradizionale.
Nel territorio di produzione, il Biso di Peseggia è conosciuto, ricercato e apprezzato soprattutto per la sua freschezza e le ottime caratteristiche gustative.
Il Biso di Peseggia ha anche ottenuto il marchio comunale DE.CO., strumento attraverso il quale si certifica e si garantisce la provenienza del prodotto alimentare da uno specifico territorio. L’assegnazione dell’importante riconoscimento è stata decisa dall’Amministrazione Comunale di Scorzè, che ha raccolto un’iniziativa della Pro Loco locale.
Nella zona di Peseggia da molto tempo è oggetto non solo di autoconsumo, come altrove, ma anche di mercato, pur nei limiti di una produzione di nicchia.
La Festa dei Bisi
Da diversi anni la Pro Loco di Scorzè organizza la “Festa dei Bisi”, un appuntamento che ha contribuito a far conoscere ed apprezzare questo delicato ortaggio anche fuori dal territorio d’origine.
Nel corso della Sagra si gustano questi piselli cucinati e preparati in decine di modi diversi: dalle deliziose vellutate al classico “risi e bisi”, tipico piatto della tradizione veneta, solo per citare i più noti.