Il Biancomangiare è un dolce tipicamente siciliano, una crema molto leggera a base di latte, ma con diverse varianti; come nel ragusano, dove viene fatta con latte di mandorla.
Si tratta di un prodotto inserito nella lista dei Prodotti tradizionali italiani del Ministero, ed è caratteristico della Sicilia, ma è abbastanza diffusa anche altrove, soprattutto in Val d’Aosta ed in Sardegna, dove viene chiamato “papai-biancu”.
Il suo nome deriva dalla sua composizione, fatta con ingredienti di colore bianco, come il latte o la polvere di mandorle.
Il Biancomangiare era già conosciuto in epoca medioevale ed è di probabile origine araba o francese, portato in Sicilia da qualcuno dei tanti popoli che vi sono sbarcati e ne hanno amministrato il territorio per secoli.
Biancomangiare; una pietanza per pochi
Era molto in uso nelle case nobiliari siciliane e non solo: viene citato nel Gattopardo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa e nelle pietanze preparate da Matilde di Canossa per riappacificare papa Gregorio VII ed Enrico IV.
La sua preparazione è semplice: si fa un impasto di mandorle tritate, zucchero, amido, buccia di limone e cannella, che viene messa a raffreddare in forme di terracotta e generalmente servita su una foglia di limone.
In certe occasioni lo si può guarnire con pezzettini di cioccolato e polvere di cannella o adagiarlo su uno strato di biscotti del tipo savoiardi inzuppati di Marsala, ma le ricette sono tante e con tante varianti, tra cui anche quella che prevede i pistacchi al posto delle mandorle.