Tra i prodotti tipici del nostro Sud, il Bergamotto calabrese è l’agrume con sorprendenti proprietà salutari e curative, usato anche in pasticceria.
La Calabria è un mondo incantato, un pianeta intero racchiuso in una striscia di terra racchiuso tra due mari, lo Ionio ed il Tirreno; la punta dello Stivale italiano, separata dalla Sicilia dallo stretto di Messina; un mare azzurro e turchese, le coste rocciose e frastagliate, sabbiose e dorate, contornano un territorio appenninico pieno di boschi, vallate, fiumi, laghi, altopiani, caratterizzati da una natura selvaggia, misteriosa ed affascinante.
Il clima accogliente in ogni stagione dell’anno, assieme alle numerose testimonianze delle sue antiche origini, chiese, monasteri, castelli, borghi medioevali, sono elementi fondamentali per capire la presenza esponenziale del turismo nazionale ed internazionale in questo territorio, nonostante problematiche ben note, a partire dalle difficoltà di comunicazione che la contraddistinguono da decenni.
Tra le tante attrattive della Calabria un altro elemento di primaria importanza è rappresentato dai suoi prodotti tipici e dalla sua enogastronomia, che hanno da tempo varcato i confini locali per affermarsi anch’essi a livello nazionale ed internazionale, anche grazie ai tanti emigranti che negli ultimi cent’anni hanno esportato la cultura calabrese un po’ in tutto il mondo.
E’ impossibile fare una classifica dei prodotti calabresi più caratteristici, perché sono tutti importanti in ugual modo; spesso uno di loro è parte stessa di un altro. Quattro, su tutti, sono comunque associati all’idea della Calabria e del sole che la riscalda: la cipolla rossa di Tropea, il Peperoncino rosso piccante, l’olio extravergine d’oliva delle sue colline e il Bergamotto, l’agrume dalle mille proprietà curative.
Il Bergamotto, un agrume dalle qualità straordinarie
Quest’ultimo è un prodotto dalle qualità straordinarie; infatti fa bene al cuore, consente di tenere sotto controllo il colesterolo, è un disinfettante naturale e aiuta le vie respiratorie.
Il 90% della produzione di “Citrus bergamia”, appartenente alla famiglia delle Rutaceae, è racchiusa in un fazzoletto di terra alluvionale e argillosa che va da Villa San Giovanni, sullo Stretto di Messina, a Siderno, nel cuore della Locride; poco più di 1500 ettari di agrumeti producono una media annuale di 200.000 chili di bergamotto Dop.
Questo agrume, che si dice sia una pianta autoctona proprio della Calabria e che sia oggi quasi a rischio d’estinzione, deve il proprio nome alla presenza ottomana nel sud Italia; infatti deriva dal turco “beg armudi” che significa “pero del signore”.
In realtà la sua origine è assai misteriosa e le scuole di pensiero sono come spesso succede in aperto conflitto: c’è chi lo fa provenire dalla Cina, dalla Grecia, da Pergamo, l’antica Troia; altri dalla città spagnola di Berga, portatovi da Cristoforo Colombo.
Le varietà di questa pianta, che non è molto grande ed ha una discreta necessità d’acqua, sono tre: il Femminello, che ha rami esili e frutti lisci; il Castagnaro, più vigoroso, con frutti meno sferici e un po’ rugosi e il Fantastico, quello che copre la maggior parte della produzione.
I suoi fiori bianchi, numerosi e profumatissimi, sono per lo più riuniti in gruppi e si trasformano in un frutto con buccia sottile e liscia molto ricca di olii essenziali; la polpa, suddivisa in 12-15 spicchi, fornisce un succo molto acido e amarognolo.
Il frutto ha le dimensioni di un pompelmo o un’arancia, con un peso che va dagli 80 ai 200 grammi, un colore che varia dal verde al giallo a seconda del grado di maturazione.
Dopo la raccolta autunnale, i frutti di bergamotto vengono per la maggior parte lavorati e spremuti per ottenere un’essenza destinata ad un mercato internazionale in forte crescita, ma l’ottima pubblicità di cui gode da qualche tempo, ne ha moltiplicato anche da noi l’utilizzo.
Se da secoli il bergamotto viene usato nella produzione cosmetica, sotto forma di olio essenziale utilizzato non solo per fissare il bouquet aromatico dei profumi, ma anche per armonizzare altre essenze, come ad esempio nell’acqua di Colonia e nei saponi, è invece più recente l’uso che se ne fa nell’industria farmaceutica e alimentare.
E’ ormai certificato che il suo succo faccia bene al cuore e sia indicato per tenere sotto controllo il colesterolo in eccesso, contribuendo così a prevenire malattie cardiovascolari come ictus, aterosclerosi e infarto; ha inoltre effetti benefici nel trattamento di stati ansiosi e come antidepressivo.
Per le sue proprietà antibatteriche e antinfiammatorie, disinfettanti e antivirali, viene usato anche per curare le vie respiratorie, facendo dei suffumigi caldi con alcune sue gocce; ha inoltre capacità antiossidanti, tanto da poter essere usato per cicatrizzare piccole ferite e combattere le micosi alle unghie.
In ambito alimentare il bergamotto viene sempre più utilizzato, soprattutto nell’arte dolciaria, come aromatizzante per caramelle, canditi, torroni, gelati, liquori e bibite varie, oltre che per composte e marmellate.