I zaeti sono biscottini secchi tipici veneziani di umili origini e antica tradizione, fatti con farina di mais e uvetta; il nome si rifà proprio al colore che assumono grazie alla farina, zaeti, cioè gialletti.
Nel capoluogo lagunare vengono chiamati xaeti, nelle zone esterne alla laguna sono più noti come zaleti; infatti, come per moltissimi altri prodotti, le ricette per farli sono molte e variano da zona a zona.
Una preparazione semplice e veloce
La loro preparazione è piuttosto semplice; serve farina di mais, farina tipo 00, zucchero, burro, uva sultanina ammollata nella grappa, tuorli d’uovo, buccia di limone grattugiata, vanillina e un pizzico di sale.
Si mescolano le due farine, lo zucchero ed il sale, impastandole con il burro, i tuorli d’uovo, gli aromi e l’uvetta, fino ad ottenere una pasta compatta, con la quale si formano, con le mani inumidite, i biscotti.
Sistemati su una placca coperta dalla carta da forno per non farli attaccare, i zaeti vanno infornati a cuocere per circa un quarto d’ora a 180°.
Una volta cotti vanno lasciati raffreddare e prima di servirli, cosparsi di zucchero a velo; essendo un prodotto secco, i zaeti si mantengono freschi anche per 15 giorni ben chiusi in un vaso di vetro o una scatola di metallo.
Nei forni veneziani è possibile trovarli praticamente tutto l’anno; un tempo venivano accompagnati dal rosolio, oggi generalmente si usa un vino passito o altri vini dolci come il Moscato o il Recioto.
Un’altra ricetta dei zaeti prevede che l’uvetta venga sostituita dalle giuggiole snocciolate molto mature, sempre messe in ammollo nella grappa.