I poperati chiamati anche “prupate”, sono grossi taralli dolci speziati di origine albanese che si possono trovare nella zona del Gargano e in alta Puglia, in particolare nel foggiano.
Il nome deriva da un’espressione dialettale propria di quella lingua e la loro acquisizione al patrimonio culturale locale è comprensibile se si ricorda il lungo dominio degli Skandemberg nel promontorio del Gargano.
Poperati, dolcetti di carnevale
Oggi sono usati soprattutto nel periodo di carnevale, infilati al braccio destro, ma anticamente erano preparati in occasione di fidanzamenti e sposalizi, quando ciascun invitato riceveva “na cocche de puprète”, cioè due piccoli taralli da conservare in un ampio fazzoletto.
Poperati, la preparazione
La preparazione notturna era occasione di canti augurali e di grandi bevute. Gli ingredienti sono farina di frumento, zucchero, miele, vin cotto, strutto, cannella, chiodi di garofano, scorza di limone e di arancia.
La ricetta prevede che si mescoli la farina con il miele, un chilo di miele su cinque di farina, oppure con mosto cotto e un po’ di lievito, chiodi di garofano, cannella.
Con l’impasto ottenuto si forma un cilindro dello spessore di 3-4 centimetri, lungo sessanta; si sovrappongono le estremità del cilindro e le si blocca con un chiodo di garofano, formando così una ciambella di circa venti centimetri di diametro.
I poperati sono dolci semplici ma dal piacevole gusto inaspettato grazie all’uso delle spezie, ideale spuntino per le escursioni in giro per questa terra meravigliosa.