Sulmona è la città abruzzese in provincia dell’Aquila ben conosciuta per questa sua specialità in Italia ed all’estero; è infatti sicuramente la capitale mondiale dei confetti.
I confetti di Sulmona sono conosciuti fin dal medioevo; se ne parla in alcuni documenti di fine ‘400 mentre presso il monastero di Santa Chiara era già un’arte legare i confetti con fili di seta, per la preparazione di fiori, grappoli, spighe e rosari da utilizzare nelle varie ricorrenze, ma l’uso del confetto era noto fina dall’epoca romana, con il miele al posto dello zucchero.
Il confetto tipico è formato da un’anima interna costituita da una mandorla intera, tipo la Pizzuta di Avola, sgusciata e pelata, rivestito da strati di zucchero sovrapposti per successive bagnature in modo da ottenere una crescita a strati della copertura cristallina ottenuta senza l’utilizzo di amido.
In tal modo il confetto mantiene la forma piatta del seme di mandorla, senza screziature e lesioni, con la superficie esterna liscia, bianca, con riflessi porcellanati; le dimensioni ed il peso del confetto variano in funzione della grandezza della mandorla impiegata.
Negli anni, oltre al confetto tipico, sono state introdotte sul mercato delle tipologie di confetti con una diversa anima: nocciola, cannella, cioccolato, canditi vari, pistacchio, frutta secca; anche il rivestimento, talvolta è diverso dallo zucchero, in particolare usando cioccolato fuso.
Per ottenere la caratteristica zuccheratura dei confetti di Sulmona vengono utilizzate delle macchine chiamate “bassine”, caldaie preferibilmente in rame o acciaio, in continua rotazione, dove vengono lavorate le mandorle con lo zucchero.
Presso la storica azienda Pelino, dichiarata monumento nazionale, è stato allestito un “Museo dell’arte e della tecnologia confettiera”.
Se la produzione tradizionale del singolo confetto è quella che l’ha fatta conoscere, la loro lavorazione artistica è quella che ne ha affermato il predominio mondiale ed il successo commerciale.
A Sulmona infatti si preparano fiori, grappoli, spighe, rosari, cestini accostando forme e colori con straordinaria, secolare abilità e inventiva.