Da quasi mezzo secolo a Borgo d’Ale, piccolo borgo del vercellese, in Piemonte e nei paesi confinanti, viene coltivata questa varietà conosciuta come Asparago di Borgo d’Ale la cui caratteristica è la dolcezza e la tenerezza dei germogli.
Questi requisiti derivano dal particolare ambiente pedoclimatico in cui si ottengono e dalla tecnica colturale utilizzata; caratteristiche che, associate alla tradizionale colorazione verde-bianca dei turioni, appositamente mantenuta con opportune tecniche colturali, fanno dell’asparago di Borgo d’Ale un prodotto gradito al consumatore locale ed adatto alle preparazioni culinarie piemontesi.
Asparago, l’ortaggio dei Re
L’Asparago, appartenente alla famiglia delle Liliacee, una specie ortiva perenne le cui parti commestibili sono i turioni, germogli di sapore particolarmente delicato, che si sviluppano dai rizomi sotterranei; e possono assumere diverse colorazioni: verdi, bianchi o violetti.
Quello di Borgo d’Ale ha turioni lunghi da 22 a 27 cm., con una tradizionale colorazione verde-bianca.
Questa qualità di asparagi si contraddistingue per specifici requisiti di carattere chimico-fisico, sanitario, organolettico ed estetico e dal particolare ambiente pedoclimatico in cui sono coltivati.
Asparago di Borgo d’Ale, si comincia ai primi freddi
La coltura comincia nell’autunno o nell’inverno, quando si pratica un’aratura profonda circa mezzo metro che viene concimata con il letame o concime chimico; la profondità dell’impianto influenza il tipo di prodotto e la durata dell’asparagiaia.
Di solito, l’impianto si effettua utilizzando le “zampe”, il materiale riproduttivo di uno o più anni, che vengono messe a dimora in primavera, disponendole sul fondo delle fosse ad una distanza di circa 50 cm l’una dall’altra.
La raccolta viene effettuata manualmente e il prodotto viene lavorato in giornata: pulito, tagliato perpendicolarmente all’asse longitudinale e ben serrato in mazzetti.
Una sagra annuale ne esalta le qualità e lo presenta al pubblico con numerose preparazioni di piatti eccellenti; infatti l’ Asparago di Borgo d’Ale è protagonista in molti piatti della cucina piemontese.