Il Polo del Gusto, società triestina
di Leonardo Felician
Presieduto da Riccardo Illy, Il Polo del Gusto è la società gruppo triestino che raccoglie aziende di settori diversi del Food&Beverage unite da un’unica passione per la qualità dirompente: l’eccellenza di prodotti unici dalla qualità percepibile al primo assaggio.
Dalla scelta accurata delle materie prime all’arte delle lavorazioni con il giusto mix di tecnologie innovative e di artigianalità tradizionale, la passione del gruppo guidato dal manager torinese Andrea Macchione è sempre improntata a una sostenibilità non recente e di comodo, ma di antiche radici e sempre improntata a un vero rispetto per l’ambiente e per gli uomini che dalla natura traggono le materie prime.
Il Polo del Gusto si è costituito coordinando le strategie di tre marchi del gruppo: il tè Damman Frères basato a Parigi, l’azienda di confetture e marron glacé Agrimontana basata a Borgo San Dalmazzo in provincia di Cuneo e il cioccolato Domori con sede a None nella periferia di Torino, che in tempi recenti ha acquisito due aziende inglesi Prestat e Rococo.
E il cioccolato non solo muove i maggiori volumi di fatturato del Polo, ma esercita anche le emozioni più forti, come spiegato in un libro fresco di stampa nella collana “Le Boe” di Baldini+Castoldi scritto da Rossana Bettini, giornalista, presidente dell’Istituto Internazionale Chocolatier e non nuova a scorribande editoriali sul “cibo degli dei”, le cui verità e falsi miti sono presentati e anzi “smascherati” nel volume intitolato “Cioccolato Rivelato”.
Il libro si compone di otto agili capitoli per un centinaio di pagine e ha l’obiettivo di dare consapevolezza a chi consuma cioccolato. Le numerose e suggestive foto a colori di Fabio del Visintini colgono l’atmosfera delle foreste centramericane dove nasce il cacao, la multiforme e colorata bellezza del suo frutto, nonché volti e gesti di uomini e donne che lo coltivano e lo lavorano.
L’ultima acquisizione in ordine di tempo del Polo del Gusto che si affianca ai suoi marchi già affermati riguarda però un settore diverso, quello dei biscotti. Giuseppe Pintaudi è siciliano di origine, ma triestino di adozione, con una vocazione fin da giovane per la pasticceria secca sviluppata con una ricerca costante della qualità.
Nello stabilimento Pintaudi in zona industriale a Trieste vengono prodotte fette biscottate tradizionali, con grano integrale macinato a pietra che hanno vinto il Great Test Award del 2020; la linea dei biscotti da colazione con burro e vaniglia del Madagascar, con nocciola e cacao fine, con grano integrale e zucchero grezzo di canna, con farro biologico italiano e miele di fori d’arancio di Sicilia; entrambe queste linee di prodotti presentano anche una versione senza zuccheri aggiunti.
La biscotteria da tè di alta qualità che è la passione dell’azienda propone le frolle al cioccolato gran cru e fior di sale, quelle classiche per eccellenza dove la dolcezza del burro di Normandia si unisce alla friabilità e alla tradizionale fragranza, le frolle dal gusto fresco e mediterraneo con Mandorle della Val di Noto e limone di Sicilia, le frolle fruttate all’Arancia Navel di Sicilia e cioccolato e infine le frolle rustiche e genuine, ricche di proprietà nutritive con cereali e miele mille fiori d’ape nera sicula.
In stagione viene anche prodotto un raffinato panettone artigianale tradizionale dove grandi canditi, uvetta australiana, burro di Bretagna creano prodotto lievitato freschissimo, dal sapore che si distingue e di alta digeribilità.
Info: Rossana Bettini
Cioccolato Rivelato, Il cibo degli dei tra falsità e miti
Baldini+Castoldi, 2022, pagg. 110, euro 22,00