La gastronomia cremonese è caratterizzata da un consistente numero di piatti tipicamente locali, legati al suo territorio e tra questi ci sono i Marubini in brodo, che sono indubbiamente la pietanza principe tra i primi piatti della zona, amatissimi perchè si ricollegano alle feste in famiglia, al Natale, a pranzi o cene importanti.
Secondo la tradizione questo piatto risale al ‘400, quando il signore di Cremona, Cabrino Fondulo, invitò in città il Papa e l’imperatore Sigismondo di Lussemburgo, con l’intento di scaraventarli dal Torrazzo; durante un banchetto, fece servire ai due illustri ospiti uno straordinario piatto in brodo, i Marubini di Mubone, e che il ringraziamento spassionato per quel piatto regale fece recedere il despota dal suo proposito.
Marubini, una prelibatezza padana
Si tratta di una pasta compatta di forma tondeggiante, anche se qualcuno la prepara quadrata o a mezzaluna, che viene cotta in un brodo preparato con tre carni diverse.
La carne bovina va fatta marinare con le verdure per una decina di ore nel vino rosso, prima di essere lessata; quella di vitello, invece, va arrostita in padella con olio e burro, profumandola con salvia e rosmarino; in un altro tegame va invece cotta la carne di maiale, con una spruzzata di vino bianco; una volta raffreddata, la carne dev’essere macinata.
C’è anche chi sostituisce la carne di maiale, che insaporisce maggiormente il “compenso” del ripieno, con quella di pollo, che lo rende invece più delicato.
Marubini, un “compenso” piuttosto ricco
Per fare la pasta si deve lavorare la farina di grano duro e grano tenero, con uova, olio extravergine di oliva per circa un quarto d’ora, poi si stende l’impasto fino ad ottenere uno strato sottile e realizzare dei piccoli quadrati o tondi della dimensione di una castagna da riempire con la carne macinata.
Per il brodo si usa quello di cottura delle carni con l’aggiunta di verdure, aromi, aglio e chiodi di garofano, carne di gallina o cappone, manzo e maiale, che può essere anche sostituita dal tipico salame da pentola.
Una volta portato ad ebollizione il brodo, vi si versano i Marubini e quando sono pronti, si impiattano nelle fondine con il loro brodo di cottura, con una spolverata di grana; un’altra versione prevede che possano anche essere conditi con burro fuso, salvia e formaggio grana grattugiato.
I Marubini rappresentano un piatto caratteristico non solo cremonese, ma di tutto il territorio provinciale e non solo e la ricetta subisce piccole variazioni da un paese all’altro.
A Casteldidone a fine Agosto si tiene annualmente una frequentatissima Sagra del Marubino, con il piatto cremonese presentato in molti modi, assieme a tanti altri prodotti tipici locali.