Ci sarà anche Slow Food Lazio tra quanti partecipano a Pasti Imperiali, il progetto che riunisce un ampio numero di aziende agricole, viticoltori, produttori e associazioni del Lazio per raccontare il legame tra cibo, storia e territorio nel libro fotografico “Pasti Imperiali – L’Eredità Enogastronomica dell’Antica Roma”.
La collaborazione con Slow Food Lazio è stata determinante anche per la competenza apportata della referente assegnata da Slow Food Lazio al progetto, Gabriella Cinelli, “Archeochef” esperta di storia della gastronomia e docente del Master of Food di Slow Food, che ha fornito il proprio parere esperto al progetto per conto dell’associazione, mettendo a disposizione anni di esperienza e ricerche sul campo.
La scelta di pubblicare un libro fotografico rispecchia la volontà di dare un volto ai produttori, veri protagonisti del territorio, e mostrare il loro lavoro.
Pasti Imperiali, storia di storie
Pasti Imperiali è un libro in cui la storia del produttore, espressa in forma di prosa, è intervallata da fotografie del produttore nel suo ambiente di lavoro.
Troppo spesso l’uomo considera ciò che mangia e beve come un semplice prodotto, sorvolando e dimenticando il legame tra cibo, storia e territorio.
Ma la realtà è diversa; il cibo è espressione di un territorio, della sua storia e del lavoro e la passione delle generazioni di agricoltori e produttori che susseguendosi ne hanno consentito l’evoluzione e la trasmissione fino ai giorni nostri.
Pasti Imperiali, un libro di testi e immagini
Per garantire i massimi standard qualitativi sia nella fotografia che nella redazione dei testi, il team si avvale della partecipazione al progetto di affermati professionisti, come Cristina di Paolo Antonio, passato pluriennale da fotoreporter per Il Messaggero di Roma e attualmente fotografa di scena per importanti produzioni cinematografiche, registi e attori e Natalie Aldern, scrittrice e blogger Californiana residente a Roma, creatrice del blog An American in Rome. Oltre a scrivere per varie testate e blog, Natalie vanta numerose collaborazioni con le Nazioni Unite su tematiche di politica alimentare internazionale.
Manuel Cirulli, ideatore del progetto, ha altresì affermato: «Crediamo sia importante sensibilizzare riguardo l’esistenza del legame tra territorio, storia e cibo; “qual’è l’eredità enogastronomica dell’antica Roma? Chi sono le persone che hanno raccolto questa eredità? Cosa lega il passato al presente? Abbiamo deciso di rispondere a queste domande raccontando le storie dei produttori. In questi mesi abbiamo esplorato il territorio, parlato con centinaia di persone e visitato decine di produttori, dando loro un volto: ora siamo pronti a raccogliere le storie migliori nel libro fotografico Pasti Imperiali».
Il libro sarà autopubblicato, sia in Italiano che in inglese per renderlo accessibile ad un pubblico internazionale, e i fondi necessari alla pubblicazione verranno raccolti mediante una campagna di crowdfunding.