Apertura spirituale di Terra Madre Salone del Gusto, edizione 2024 a Torino. Arriva il messaggio di Papa Francesco, ma non un semplice messaggio di saluto, bensì un discorso che tocca il cuore, l’anima e la coscienza di ciascuno di noi. Una platea silenziosa ha ascoltato le parole del Pontefice che, per l’occasione, sono state pronunciate dall’attrice Lella Costa, amica da sempre di Slow Food.
“Mi rivolgo a contadini, allevatori, pastori, cuochi, pescatori e artigiani che da vent’anni fanno parte della rete di Terra Madre, e mi rivolgo anche a tutte quelle donne e quegli uomini che hanno a cuore il bene di questo Pianeta: tutto quello che ci circonda è un dono e noi abbiamo il dovere di rispettarlo e preservarlo. Vi invito a continuare a camminare insieme verso il percorso intrapreso: la vostra determinazione e il vostro esempio diverranno così simboli di vera speranza e stimoli determinanti nel costruire un mondo migliore”. È uno dei passaggi del messaggio indirizzato da Papa Francesco ai partecipanti di Terra Madre Salone del Gusto 2024 di Torino.
“Voi rappresentate una biodiversità culturale che oggi va portata in salvo – prosegue la lettera del Papa letta da Lella Costa durante la cerimonia d’inaugurazione – Noi, tutti insieme, dobbiamo essere consapevoli che attraverso il vostro lavoro e i vostri sacrifici passa molto della sorte di questo pianeta”.
Passaggi importanti che responsabilizzano gli uomini, tutti, che aprono alla speranza, che guardano il futuro. Parole che alla fine hanno visto un applauso interminabile della nutritissima platea.
Al Papa fanno eco le parole di Carlin Petrini – fondatore di Slow Food -, che introduce temi come il dialogo, la cooperazione, la condivisione.
“Siamo chiamati a cambiare paradigma – sottolinea Petrini – Le parole chiave devono essere cooperazione, dialogo, condivisione, responsabilità ed educazione alimentare. In vent’anni di Terra Madre, a Torino si sono incontrati oltre 40 mila delegati: persone che, anche grazie allo scambio di idee in questa città e in questa regione, nei loro territori hanno poi realizzato progetti tangibili. Siamo una straordinaria assise che, edizione dopo edizione, dovrà diventare ancora più rappresentativa sotto il profilo politico, per dare a questa moltitudine di persone la giusta dimensione”.
“La mia generazione è ormai inadatta a capire i nuovi linguaggi, bisogna scommettere sui giovani e averli protagonisti. Questo non vuol dire che noi usciamo di scena, dobbiamo metterci a fianco, a disposizione. È questa la grande scommessa che abbiamo, anche come Piemonte. Il futuro sono loro, questa è la nuova frontiera”.
L’edizione 2024 di Terra Madre Salone del Gusto ha come claim We are nature: “Siamo animali tra gli animali, siamo il cibo che mangiamo e che proviene dalla terra – afferma Barbara Nappini, presidente di Slow Food Italia – Il sistema alimentare dominante è incardinato sul profitto: è tempo di abbandonare questo approccio, per abbracciarne uno finalmente incardinato sulla vita. Alla politica chiediamo di facilitare l’integrazione delle attività umane negli ecosistemi che ci ospitano: servono scelte che non guardino alla prossima tornata elettorale, ma ai prossimi secoli”.
“La maturazione culturale, a cui Carlo Petrini ha contribuito, con Slow Food ma anche con Terra Madre, deve ispirare i governanti a tutti i livelli, dall’Europa alle Regioni – dichiara Alberto Cirio, presidente della Regione Piemonte – per difendere il prodotto agricolo affinché sia buono, sano e giusto. In Piemonte, sul prodotto buono, siamo favoriti dalla natura e dalla capacità dei nostri agricoltori ma siamo all’avanguardia anche per quanto riguarda i prodotti sani. Infine, una riflessione sul prodotto giusto, che deve basarsi sul mantenimento dei requisiti minimi di sicurezza e del rispetto della dignità umana. Assistiamo a comportamenti che sono inaccettabili sul pianeta Terra, e devono esserlo anche nel nostro Piemonte. La Regione che sostiene Terra Madre, e continuerà a sostenerla, ringrazia Slow Food per il suo ruolo e per la volontà di continuare a rimanere con le radici ben ancorate a Torino e nel Piemonte”.