Il racconto dei Filari del Canavese termina con uno sguardo al futuro. Gian Luigi Orsolani, splendido narratore, immagina un bel domani. “Quella panchina gialla che guarda il mondo, tra i filari, aspetta tutti. Tutt’intorno è armonia”
L’intervista–documentario a Gian Luigi Orsolani si chiude con uno sguardo al futuro. Ma per guardare oltre occorre partire dal presente, che in agricoltura attraversa un tempo complicato, dovuto soprattutto ai cambiamenti climatici. Su questo aspetto si sofferma, soprattutto, il narratore, coinvolgendo la tipologia di impianto dei vigneti del Canavese.
La narrazione, molto accattivante, termina immaginando i futuri sviluppi di questo territorio dalle potenzialità enormi, ma che ancora aspetta di esplodere.
E dopo aver percorso questa bellezza nella 1 PARTE del VIDEO, ed esserci soffermati su questi filari camminando sul Sentiero dei Briganti nella 2 PARTE del VIDEO, eccoci arrivati all’ultima pagina del racconto, seduti su una panchina gialla che fa battere il cuore. Il racconto potete vederlo e ascoltarlo nella 3 PARTE del VIDEO.
Ecco, in sintesi gli argomenti dell’ultimo Video:
- Il clima nuovo e i Vini canavesani
- Prospettive del territorio
Da quella panchina gialla che guarda il mondo, Gian Luigi esprime il suo ottimismo, spendendo belle parole verso giovani viticoltori che sono l’oggi e saranno il domani di queste pergole, di questi sentieri straordinari, di questi filari profumati da una natura divina.
L’ultimo sguardo al Monviso e alla nebbia che si dissolve sotto i nostri occhi, nella valle, chiude una narrazione bellissima, molto sentita, che lasciamo a tutti quelli che percorreranno il “Sentiero dei Briganti”, che raccoglieranno qualche grappolo dorato, che assaggeranno l’acino prezioso, che faranno battere il cuore guardando il mondo, con gli occhi felici.
Ringrazio quella farfalla che ci ha inseguiti per tutto il tempo, fino all’ultimo, facendoci immaginare il Paradiso. Meravigliosa!
Ringrazio di cuore Gian Luigi Orsolani, splendido narratore di questi filari. Mentre scrivo sono ancora emozionato.
Evviva!