Gli antichi Crotti della Valchiavenna sono una delle realtà più caratteristiche di questo territorio; sono infatti cantine naturali climatizzate naturalmente dal “Sorèl”, una sorgente di aria fresca che esce da sottosuolo e mantiene temperatura ed umidità costanti tutto l’anno, indipendentemente dal clima esterno.
Solitamente nei Crotti si conservano salumi e formaggi e si affina il vino, ma oggi in molti di essi sono stati ricavati dei locali rustici dove degustare le specialità tradizionali della gastronomia locale, tutte ovviamente dal livello calorico piuttosto elevato.
Piatti spesso conditi con tanto burro, rappresentativi del territorio, come i pizzoccheri chiavennaschi, differenti da quelli valtellinesi, la bresaola, il violino di capra e tante altre specialità tipiche delle due vallate lombarde, accompagnate dai vini nebbiolo dei terrazzamenti.
I Crotti della Valchiavenna
In Valchiavenna sono presenti circa 900 di questi Crotti e sono quasi tutti privati; per secoli queste meraviglie della natura sono state il punto di ritrovo della vita dei chiavennaschi, che nel Crotto vi hanno festeggiato matrimoni, compleanni, incontri di lavoro e qualsiasi altro evento che prevedeva un incontro a base di cibo.
Tra i tanti Crotti, alcuni sono diventati vere e proprie osterie che aperte tutto l’anno, con un unico menu che non cambia, e con tutte le specialità gastronomiche locali; una di queste, forse la più famosa, è il Crotto Quartino.
La Valchiavenna è percorsa dalla statale 36 che porta al Passo dello Spluga e Sant Moritz e comprende il comprensorio sciistico di Madesimo.
Sia in estate, per passeggiate e attività all’aperto sia d’inverno con lo sci e le uscite gastronomiche, questa zona, in virtù anche delle attrazioni di tipo culturale paesaggistico, sono molto frequentate; ad ottobre Chiavenna è addirittura presa d’assalto per la tradizionale Festa dei Crotti che da oltre cinquant’anni attira visitatori da tutto il Nord’Italia e d’oltreconfine.
La cucina dei Crotti
Nei Crotti che propongono ristorazione è possibile trovare salumi, con l’immancabile bresaola, pizzoccheri bianchi della Valchiavenna, il piatto più apprezzato in assoluto, simbolo della gastronomia chiavennasca, e poi costine, salsiccetta e polenta taragna di granoturco condita con formaggio e burro e per finire i dolci locali, focaccia dolce e biscotti di Prosto. Tutto innaffiato con vino valtellinese da uve nebbiolo di montagna.
Il Crotto Quartino
Il Crotto Quartino, che ha visto i natali nei lontani anni ’30, si trova a S. Croce di Piuro, a 5 kilometri dal centro di Chiavenna, in direzione Passo del Malojail; ne sono proprietari Fabio e Mauro, due fratelli che conducono l’attività da oltre 20 anni.
La caratteristica del locale, come di molti altri Crotti per la verità, è la rusticità, niente tovaglia in tavola, niente camerieri con la divisa, piatti di portata in mezzo ai tavoli e “servitevi da soli”, tutta sostanza e poca forma, un menu tradizione completo, abbondante e ben condito senza divagazioni gastronomiche, serviti su tavoli di sasso, forse un po’ scomodi, ma “veri”.
E il sistema piace, tant’è vero che la sala del Crotto Quartino è sempre affollata e un po’ chiassosa sia d’inverno che d’estate, nello spazio all’aperto.
Naturalmente i 2 fratelli chiavennaschi si sono inventati anche un sistema per incentivare i clienti ad andarli a trovare: lasciando infatti la propria email nella homepage del loro sito, è possibile dopo aver consumato il pasto, avere in omaggio una bottiglia del loro liquore Bel Fort, al profumo di limone e salvia.
Tra le altre iniziative, i due vulcanici osti chiavennaschi hanno introdotto nel loro locale la formula “All You Can Eat”, cioè “Mangia quanto vuoi”; al Crotto Quartino infatti il venerdì sera la tipica cucina chiavennasca e valtellinese verrà proposta a prezzo fisso con l’unica regola di non lasciare avanzi nel piatto, altrimenti si paga anche ciò che non si mangia.