Secondo molti l’autunno è la più bella stagione dell’anno o almeno è la più affascinante. Il verde vivace di boschi e prati cede il posto a tonalità dorate (è il periodo del foliage), la brezza mattutina è decisamente frizzante, la prima neve inizia a imbiancare le montagne e si apre il periodo della vendemmia (e non solo). Le località balneari, una volta affollate, si svuotano e viaggiare diventa più semplice e anche un più economico.
Per una fuga autunnale Agriturismo.it e CaseVacanza.it i due portali di Feries – leader italiano nella ricettività extralberghiera online – propongono una selezione di sei località rurali dove trascorrere soggiorni a misura d’uomo tra eventi tipici e gastronomia locale in una stagione dall’atmosfera unica.
Nelle Langhe tra tartufo e vino
Incominciamo dalle Langhe, tappa autunnale per eccellenza, che in questo periodo e fino all’8 dicembre ospitano la Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba, occasione ideale per apprezzare e acquistare il meglio dei tartufi provenienti dai boschi di Langhe Roero e Monferrato, tesoro culinario di questa parte del Piemonte.
Al di là di tutti gli eventi correlati (esposizioni, degustazioni, corsi di cucina e commemorazioni storiche come il Palio degli asini), la fiera si trova in una delle aree naturali più belle d’Italia, nota per il delizioso vino che qui viene prodotto e per le sue infinite colline costellate da borghi e castelli.
Per vivere al meglio l’esperienza Langhe, si può optare per un soggiorno in agriturismo con cantina che organizza passeggiate in vigna, visite delle cantine e degustazioni.
Il treno del Bernina
Da Tirano, in provincia di Sondrio c’è un treno rosso che la collega a St. Moritz, attraversando le Alpi per 60 km e offrendo una vista unica del paesaggio alpino. È il treno del Bernina (in funzione dal 1910), che percorre la tratta ferroviaria più alta d’Europa, raggiungendo i 2.253 metri di altezza e guadagnandosi il titolo di Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco.
Il viaggio è lento (circa 3 ore di tragitto e 10 spettacolari fermate da esplorare se, al posto del treno diretto Bernina Express, si sceglie il regionale), l’ideale per chi desidera viaggiare con calma e godere del paesaggio. Questo treno è anche un esempio di come l’ingegneria possa integrarsi armoniosamente con l’ambiente naturale, attraversando cittadine, laghi, foreste, ghiacciai e montagne.
È un’esperienza romantica e suggestiva da vivere in qualsiasi periodo dell’anno ma è particolarmente affascinante in autunno con la prima neve. Senza dimenticare poi che, treno o meno, la Valtellina è una delle valli più belle d’Italia tra impianti sciistici, terme e alloggi.
Nei masi dell’Alto Adige
Si chiama Törggelen (da Torggl, il torchio in legno usato per la spremitura dell’uva nelle cantine dei contadini) ed è l’antica usanza popolare altoatesina nata per festeggiare il vino novello. Tra la metà di ottobre e la fine di novembre i masi – in particolare i Buschenschänke, i masi con viticoltura – aprono le porte delle loro Stube agli ospiti e preparano deliziosi piatti locali (zuppe d’orzo, canederli, mezzelune ripiene d’erba e altre prelibatezze) accompagnati dai frutti della vendemmia (imperdibile il Sußer, il mosto d’uva fresco), oltre che dalle prime castagne, l’altro frutto di stagione.
E tra una Stube e l’altra, sono tanti i sentieri da percorrere colorati dall’autunno. Ne è un esempio il Sentiero del Castagno (Keschtnweg), che si snoda per 90 km sui soleggiati pendii tra Vilpiano e Bressanone.
Il fascino di Orvieto
Cittadina umbra costruita sul tufo, Orvieto è un luogo unico, ideale per un fine settimana rilassante, immerso nella pace e nella serenità. Soggiornare in un agriturismo offre l’opportunità di apprezzare la cucina locale e l’ospitalità calorosa immersi nella natura dell’Umbria, cuore verde d’Italia.
L’imponente cattedrale di Santa Maria Assunta è una delle principali attrazioni con la sua facciata unica e gli affreschi mozzafiato della Cappella di San Brizio, realizzati in mezzo secolo da tre artisti: Beato Angelico, Benozzo Gozzoli e Luca Signorelli.
Raffiguranti l’Apocalisse, sono tra i più affascinanti e suggestivi d’Italia. Il Pozzo di San Patrizio, costruito nel XVI secolo, è un’altra tappa imperdibile: con la sua profondità e i passaggi separati, rappresenta un esempio straordinario di ingegneria. Infine, vale la pena esplorare i sotterranei della città, antichi tanto quanto, se non di più, la città di sopra.
Le Dolomiti della Basilicata
Nel cuore della Basilicata le Dolomiti Lucane (così chiamate per la loro morfologia che ricorda quelle più famose e grandi del Nord Italia), si distinguono per la loro originalità. Il Parco regionale di Gallipoli Cognato Piccole Dolomiti Lucane (questo il nome ufficiale dell’area) protegge una flora e fauna uniche e offre percorsi affascinanti.
Due borghi storici incastonati nella roccia arenaria, Castelmezzano e Pietrapertosa, si trovano ai due lati della catena montuosa. La coppia dalla storia millenaria è collegata dal Percorso delle Sette Pietre (un tracciato di 2 km dove sette totem parlanti raccontano di antichi miti locali), dalla via ferrata (per chi ama scalare) ma soprattutto dal Volo dell’Angelo, una zipline panoramica ed adrenalinica, che offre una vista spettacolare sul territorio.
Il vantaggio di recarsi da queste parti in autunno? Sicuramente il clima, ma anche i colori tipici della stagione e la grande disponibilità di agriturismi e case vacanza.
Val di Noto, patrimonio d’Italia e dell’Umanità
Infine in Sicilia per incontrare borghi marinari, spiagge incantevoli, antiche tonnare e ben otto città patrimonio Unesco (Caltagirone, Militello Val di Catania, Catania, Modica, Noto, Palazzolo Acreide, Ragusa e Scicli): è il Val (o Vallo) di Noto, cuore e trionfo del tardo barocco siciliano.
Qui la tragedia ha dato vita alla meraviglia. È la fine del XVII secolo, quando un terremoto colpisce pesantemente questo angolo della Sicilia, distruggendo buona parte delle città. Per dare una nuova identità ai centri urbani, si sceglie di adottare lo stile barocco, prevalente dell’epoca, ma con un tocco distintivo siciliano.
Il barocco del Val di Noto non è solo unico al mondo, ma varia notevolmente da città a città. L’uso di materiali differenti ha conferito a ciascun centro urbano e ai suoi monumenti colori distintivi, creando così una serie di unicità inconfondibili.
L’autunno è la stagione ideale per goderti l’ultimo bagno dell’anno in una delle tante e deserte (tolti i locali) spiagge, scegliendo in tutta tranquillità tra l’ampia gamma di alloggi.