M/A, memorizzatelo!!! Non è complicato, anzi… si ricorda facilmente. Sono le iniziali di Miriam e di Antonio, un bel gioco di parole!
Ma non solo, un bel gioco di cucine regionali: origini calabrese e venete per Miriam Morrone e siciliane e pugliesi per Antonio Capolongo. Cosa poteva nascere dalla loro unione professionale oltre che nella vita? Un’accoppiata vincente, un mix di sensazioni gustative di particolare effetto, di gradevolezza di sapori, di idee che ti portano a sapori mediterranei ma anche a tradizioni piemontesi, come la “Pizza al Padellino”.
Il loro luogo d’incontro? In un ristorante, naturalmente! Per caso e non per motivi professionali. Entrambi provengono dalla Scuola Alberghiera in Piemonte: Lui dal Prever di Pinerolo e lei dall’Albert di Lanzo. Tra i loro insegnanti, Edoardo Baviello e Giacomo Arancio sono stati due Maestri che hanno segnato una generazione di cuochi con un’impronta professionale di alto livello.
Antonio viveva a Nichelino e Miriam a Venaria Reale, in provincia di Torino. Quando tutto succede per caso… Da bambino, quando i suoi coetanei giocavano con le macchinine e i trenini, Antonio si dilettava già con le piccole pentole e, seppure nessuno nella sua famiglia operasse in ambito ristorativo o enogastronomico, il suo sogno era diventare cuoco, perché il desiderio di avere le mani in pasta era innato.
Sin dai tempi della scuola, inizia con gli stage e a girare per tutta la Penisola per fare esperienze diverse, come era d’abitudine un tempo, anche in locali rinomati. L’esperienza in giro per le cucine della nostra Bell’Italia era un processo insostituibile. A Torino, lo ritroviamo in ristoranti di livello alto come Birilli, Del Cambio e, per molti anni, gestore e cuoco al Circolo Canottieri Eridano sulle rive del Po, che lascia nei mesi scorsi per lanciarsi in questa nuova avventura, in autonomia, con la sua compagna di vita.
M/A è un ristorante in via Corte d’Appello, 2, in posizione strategica, quasi angolo Via Milano, a due passi da Palazzo di Città, ai margini del Quadrilatero Romano, senza esserne inglobato e soprattutto senza sposarne la filosofia di locali “mordi e fuggi”. Antonio si distingue soprattutto per la provenienza e la qualità delle materie prime; è intransigente su questo “il cliente deve sapere che se viene a mangiare da noi trova sicuramente prodotti di estrema qualità e deve ritornare. Su questo sono irremovibile!”.
Posto su due piani, il ristorante accoglie i commensali in due sale bene arredate, molto gradevoli nei colori delle pareti, curate, modaiole e invitanti. Le sale trasmettono intimità e la mise en place, nella sua essenzialità come vuole la tendenza attuale, dal vasellame alle posate, al tovagliato, ai bicchieri, denota l’attenzione ai particolari.
La proposta non poteva che essere un amalgama delle terre di origine di Miriam e di Antonio contaminato dalla gastronomia piemontese. Miriam si divide tra la famiglia e l’arte bianca: pasticceria e pasta fresca le sue specialità (ho assaggiato la pasta fresca… straordinaria!).
Antonio è in cucina, è il suo regno! È lì che crea, inventa, progetta, è insaziabile… una ne fa e cento ne pensa… indomito. Il suo problema principale è la ricerca delle materie prime, non si accontenta, vuole mettere le mani nella terra, nelle stalle, nei cortili degli allevamenti, nei mulini. Se i prodotti sono già in cucina, selezionati e pronti per l’uso, entrano in scena l’estro, la professionalità, l’esperienza e sforna eccellenze del gusto.
Davide, dinamico, attento e preparato alla narrazione dei piatti, è in sala. Per completare la squadra: Aldo Menduni, zio di Miriam, al forno della pizza. E non una pizza qualsiasi: una padellino con 36 ore di lievitazione, un lievito madre coltivato da 19 anni, farine Petra selezionatissime (con mais e semi di girasole) e di qualità eccellente; e, poi, alcune proposte che non amano chiamare gourmet ma con, come sempre, ingredienti top.
La selezione delle “padellino” affianca, nel menu della sera, le proposte della carta. A mezzogiorno, una sola “padellino” che varia quotidianamente. A completare, una bella selezione di Birre Artigianali e una Carta dei Vini che permette di inoltrarsi tra le cantine del Piemonte, innanzitutto, con qualche incursione nel resto d’Italia. Si sta già lavorando per il futuro.
Futuro? Eh si, è quello che qui, dal mattino alla sera, si immagina e si progetta continuamente. Miriam ed Antonio non stanno mai fermi e promettono grandi sorprese. Io sono già pronto, dietro la porta d’ingresso. Aspetto solo che aprano, ma già, da fuori, sento un ottimo e invitante profumo di cucina. Provare per credere!
RISTORANTE/PIZZERIA M/A – Cucina e Padellino
Via Corte d’Appello, 2 – Torino
Tel. +39 011 282964
Email ma.cucinaepadellino@gmail.com
https://macucinaepadellino.com/