Quindici cantine romagnole situate nelle tre provincie di Rimini, Forlì-Cesena e Ravenna hanno dato vita al Club dei Bianchi in Romagna, un sodalizio nato fra produttori eccellenti con una mission e un obiettivo: promuovere i vini bianchi di Romagna, renderli memorabili, creando visibilità e reputazione, favorendone la conoscenza e la diffusione tra i winelover e nei locali pubblici, ristoranti, hotel, enoteche e winebar.
Da oltre un decennio i vini di Romagna hanno alzato con decisione l’asticella di qualità e piacevolezza mantenendo allo stesso tempo un buon rapporto qualità-prezzo, tanto che l’export continua ad aumentare e nell’ultimo anno è cresciuto addirittura in doppia cifra: +11,3%, rispetto al dato nazionale che è di +6,4%.
Paradossalmente però il riscontro a livello nazionale del vino romagnolo, e in particolare nel territorio “di casa”, rimane al di sotto dell’effettivo valore del prodotto. E questo in modo particolare per quanto riguarda i vini bianchi.
Le quindici cantine che hanno aderito al Club possono contare su 500 ettari di vigneto, di cui quasi 200 coltivati a vitigno bianco; 3 milioni di bottiglie di cui oltre un milione a bacca bianca.
In Romagna c’è anche un mondo in bianco
In Romagna c’è quindi anche un mondo in bianco, ci sono i classici autoctoni di grande pregio come l’Albana Docg, soprattutto nelle versioni secco e passito, i cui grappoli dalle colline del Cesenate si rincorrono verso Bertinoro e su su fino a Dozza; la Rebola derivata da Grechetto gentile, nel Riminese, il Trebbiano, che conta quasi 15.000 ettari coltivati, più del doppio del Sangiovese e il Pagadebit, il Bombino bianco, coltivato in tutta la Romagna.
Vini e vitigni che negli ultimi anni, grazie allo sforzo e alla sperimentazione in vigna e in cantina dei vigneron romagnoli coadiuvati da una schiera di enologi e agronomi, hanno prodotto vini eccellenti in quanto a qualità e piacevolezza di beva.
Senza dimenticare i vitigni minori e quelli riscoperti come il Famoso, l’uva Rambèla, della Bassa Romagna, che dopo anni di abbandono sta mietendo successi grazie alla sua elegante aromaticità.
E poi un’infinità di altri vitigni nazionali e internazionali come il Pinot bianco, il Sauvignon blanc, il Riesling o lo Chardonnay che crescono a loro agio nei terroir romagnoli, donando vini eleganti e eccellenti o blend, che mixano intelligentemente con perizia e fantasia, autoctoni romagnoli e internazionali.
Alla luce di tutto ciò, fermamente convinti del valore e della piacevolezza dei propri vini, un’avanguardia di imprenditori romagnoli ha deciso di unire gli sforzi per promuovere diffusione e conoscenza dei bianchi regionali, convinti prima di tutto che in ogni angolo della Romagna sia necessario piantare una bandiera, presidiando ogni locale e ogni iniziativa, dove poter raccontare e diffondere il valore dei bianchi del territorio.
Consapevoli anche che il tipo di alimentazione verso cui negli ultimi anni si stanno orientando i consumi, dalla dieta mediterranea, al consumo di verdure e formaggi, pesce e cucine fusion, possa favorire l’abbinamento con i vini a bacca bianca.
Club dei Bianchi in Romagna; tante le iniziative in cantiere
A coadiuvare il Club, l’Agenzia PrimaPagina di Cesena, attiva da anni nella comunicazione del vino, e Taste Production di Forlì, nota in Romagna per l’organizzazione degli eventi “InBolla” e broker nel comparto della distribuzione dei vini, le quali hanno stilato un programma di iniziative rivolte al pubblico e agli addetti ai lavori.
Una prima iniziativa riguarderà la comunicazione, che sarà articolata attraverso i media tradizionali e social dedicati con l’hashtag #vinibianchiromagna, cui seguirà a breve la realizzazione di un rivista-guida indirizzata agli operatori dell’Horeca ed al pubblico per diffondere informazioni e approfondimenti sui vini bianchi romagnoli e sulle tante etichette dei soci del Club.
In cantiere ci sono poi eventi dedicati dove i vini bianchi del Club saranno presentati agli operatori e al pubblico. Dopo l’esordio all’anteprima della prima Notte Bianca del Cibo di sabato scorso, Banco d’assaggio dedicato alle cantine del Club a “Cervia in Bolla” in programma l’1 e il 2 settembre ai Magazzini del Sale di Cervia, dove sono attesi migliaia di winelovers e addetti ai lavori. Poi in autunno si bissa con un evento esclusivo per le 15 cantine del Club durante le giornate inaugurali per la riapertura del Mercato Coperto di Cesena gestione Teatro Verdi, prevista a fine ottobre, mentre nuovi eventi dedicati sono previsti da fine gennaio a inizio marzo in preparazione delle nuove carte dei vini di ristoranti e wine bar in vista dell’estate.